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 Frenis Zero journal

 

CONGRESSI 

I semestre 2014

  Questo servizio di informazione sugli eventi ECM deve  fare i conti, nel 2014, con la regionalizzazione delle Agenzie di accreditamento degli eventi E.C.M.. Questa frammentazione delle banche dati metterebbe in crisi anche il più efficiente sistema informativo che volesse informare sugli eventi formativi in Italia. Pertanto, abbiamo operato una selezione, forzatamente 'arbitraria', di congressi che ci sono sembrati maggiormente attinenti alla formazione psicoterapica ad orientamento psicoanalitico, per i quali sia in corso o sia stato completato un accreditamento NAZIONALE. Mano a mano che un evento sarà accreditato, verrà aggiornata la sua scheda completa del punteggio assegnatogli. Per gli eventi formativi che non compaiono nel sito ECM-sanità (www.agenas.it) verrà indicata la fonte informativa  (a fondo pagina).                                                                                           

 

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 Maitres à dispenser

Rivista di Psicoanalisi Frenis Zero ISSN: 2037-1853

  

Edizioni Frenis Zero

Centro di Psicoterapia Dinamica "Mauro Mancia"

 
 

 

 


 

 
 

 

 

La rivista Frenis Zero

organizza

il 4° CORSO DI SUPERVISIONE PSICOANALITICA IN GRUPPO col dott. GIUSEPPE RIEFOLO:

 "PSICOTERAPIE TERMINABILI E CURE INTERMINABILI" (Supervisore: dott. Giuseppe Riefolo)

Lecce, 10 maggio 2014

Centro Psicoterapia Dinamica "Mauro Mancia" - via Lombardia, 18 - Lecce

Facendo seguito al successo del convegno su PSICOANALISI E RIABILITAZIONE, che la rivista di psicoanalisi ha organizzato a Lecce il 12 maggio scorso e alle GIORNATE DI SUPERVISIONE PSICOANALITICA SUI CASI COMPLESSI del 3 novembre 2012, del 2 marzo e del 8 giugno 2013, il dott. Giuseppe RIEFOLO (psicoanalista membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, psichiatra del DSM Roma/E) ha acconsentito di coordinare un corso di SUPERVISIONE DI GRUPPO su casi istituzionali (servizi psichiatrici, comunità riabilitative, ecc.) complessi, non esclusivamente tali per un criterio nosografico (psicosi, disturbo borderline, ecc.), ma in quanto capaci di impegnare équipes multidisciplinari intere, persino appartenenti a più servizi.IL CORSO SI SVOLGERA' NELLA SOLA GIORNATA DEL 10 MAGGIO 2014, avrà 10 CREDITI ECM (evento provider nazionale MITT Medical & Scientific Learning) per medici, psicologi, infermieri e terapisti della riabilitazione psichiatrica, ed avrà la durata di 8 ore formative, dalle h. 8 alle 16. Per costi ed altre informazioni inerenti alla giornata di supervisione con il dott. Riefolo potete contattare la segreteria scientifica al cellulare 3386129995 (dalle h.13 alle h.14) o via email assepsi@virgilio.it

 

Dato che la Giornata ECM è accreditata per un numero MASSIMO DI 15
partecipanti (medici, psicologi, infermieri, tecnici della riabilitazione
psichiatrica) SI TERRA’ CONTO DELL’ORDINE DI ARRIVO DELLE SCHEDE DI
ISCRIZIONE come unico criterio di scelta prioritario.
 



   

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

ore 8,00 Presentazione della Giornata



ore 8,30 Relazione del dott. Riefolo: “Psicoterapie terminabili e cure interminabili”



ore 9,30 Presentazione caso clinico in piccolo gruppo da parte del

                  partecipante n. 1



ore 11,30 Commenti ed osservazioni del dott. Riefolo concernenti il caso

                    clinico presentato e discussione in gruppo




ore 13,00 Presentazione caso clinico in piccolo gruppo da parte del

                    partecipante n.2



ore 15,00 Commenti ed osservazioni del dott. Riefolo concernenti il caso

                    clinico presentato e discussione in gruppo



ore 16,00 Conclusione della giornata (Test di verifica finale e scheda di valutazione).



 

Giuseppe Riefolo, psichiatra, è membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana. Lavora presso il modulo XX. del DSM della ASL RM.E.. Ha collaborato con l'Istituto di Psichiatria dell'Università Cattolica del S. Cuore di Roma e con quello dell'Università G. D'annunzio di Chieti dove ha insegnato presso la scuola di specializzazione in Psichiatria.
Effettua seminari e supervisioni cliniche presso i Dipartimenti di Salute Mentale di Modena, Sassuolo (MO), Vignola (MO) Pavullo (MO), Lucca, Firenze, ASL Roma/B e RM/A. Sul piano della ricerca si è occupato di Storia della psichiatria sia riguardo alle istituzioni manicomiali che di temi di psicopatologia classica. In questa linea con Filippo M. Ferro ha pubblicato "Figure dell'isteria" (Metis, 1996); “Isteria e campo della dissociazione” (Borla, 2006) ed una serie di note relative a particolari personaggi della psichiatria classica quali, Sementini, Chiarugi, Clérambault. Parallelamente ai  temi
di carattere storico, si è occupato dell'analisi dinamica delle istituzioni territoriali con il volume:
"Psichiatria Prossima. La psichiatria territoriale in un'epoca di crisi" (Bollati Boringhieri, 2001).Sul
tema dell’uso del cinema in psicoanalisi e psichiatria recentemente ha pubblicato “Le visioni di uno
psicoanalista” (Antigone, Torino, 2006 e 2009). Insegna presso la sezione romana della SIPP e la scuola di formazione SIPSI di Roma.

Per informazioni ed iscrizioni: dott. Giuseppe Leo email assepsi@virgilio.it cell. 3386129995 

 

clicca qui  per scaricare il depliant  del corso e la scheda di iscrizione

 

 

   

 

 

La rivista Frenis Zero

organizza

il 7° CORSO DI SUPERVISIONE CLINICA IN GRUPPO

Responsabile Scientifico del corso: dott. ssa Marilena MORELLO (psicoanalista membro ordinario della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica - S.I.P.P.)

Segreteria Organizzativa: Frenis Zero - e-mail assepsi@virgilio.itcell. 3386129995

Sede del corso: Centro Psicoterapia Dinamica "Mauro Mancia" - via Lombardia, 18 - 73100 Lecce

Date: 15 febbraio - 14 giugno 2014

Durata effettiva del corso (in ore): 20

Numero massimo di iscritti: 10 (tra Psicologi e Medici)

L'evento è in corso di accreditato dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua per Medici e Psicologi già iscritti ai rispettivi Albi degli Psicoterapeuti per un numero di 25 CREDITI.

 

Obiettivi

Il Corso si propone di far acquisire conoscenze clinico-teoriche e aggiornamenti tecnici nell’ambito della psicopatologia e della psicoterapia con specifica attenzione agli ambiti istituzionali, nei quali viene lamentata grave carenza di supervisione dei casi clinici trattati e di confronto intra- e interdisciplinare.

L’evento proposto è in linea con il seguente obiettivo formativo di interesse nazionale di cui all’articolo 16 ter comma 2 del D.L. 229/99:

- aggiornamento professionale nell'esercizio dell'attività psicologica e psicoterapeutica

e prevede

- l’esecuzione diretta di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche.

Docente: Dr.ssa Marilena Morello (Padova)

Calendario degli incontri di supervisione: 15 febbraio - 15 marzo - 5 aprile - 17 maggio - 14 giugno 2014

Attività svolta durante le ore di corso:

· supervisione di casi clinici: a turno ciascun partecipante presenta un proprio caso clinico basato su un intervento psicodiagnostico o psicoterapeutico; tale intervento viene sottoposto a supervisione del docente/esperto, con lo scopo principale di determinare un feedback in grado di favorire l’eventuale correzione, modulazione etc. dell’intervento del terapeuta.

Nell’ultima giornata viene effettuata la verifica dell’apprendimento mediante questionario.

Per informazioni ed iscrizioni: dott. Giuseppe Leo email assepsi@virgilio.it cell. 3386129995

 

clicca qui per scaricare il depliant del corso e la scheda di iscrizione

 

 

 

   

 

 

 

 

 

EVENTI ECM PRIMO SEMESTRE 2014 già accreditati:   

 

Bologna, 16.01-18.12.2014 "ATTIVITA' SCIENTIFICA 2014 DEL CENTRO PSICOANALITICO DI BOLOGNA"; Sede: via cesare battisti, 24, Bologna; Info: lingomed@messaggipec.it ; Fees= euro 250; Crediti assegnati N.50.

Attività Scientifica 2014 CPB

Centro Psicoanalitico di Bologna

Via Cesare Battisti, 24

Bologna

16 gennaio – 18 dicembre 2014

PROGRAMMA

I SEMINARIO: 16 gennaio 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Dinamiche adolescenziali nell'analisi dell’adulto: una riapertura del processo di

soggettivazione - I. Ruggiero

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

II SEMINARIO: 30 gennaio 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 La bellezza delle cose fragili - L. Masina

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

III SEMINARIO: 13 febbraio 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 IL RASOIO DI WILFRED. Leggendo Memoria del futuro di W.R. Bion - G. Foresti

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

IV SEMINARIO: 27 febbraio 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Borderline e stato limite. Una distinzione necessaria - A. Correale

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

V SEMINARIO: 13 marzo 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Res oquens, saggio sopra l’ “apparato figurale” - G. Zucchini

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

VI SEMINARIO: 3 aprile 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 LAVORARE "NELLA" FRONTIERA. Riflessioni cliniche e teoriche sul lavoro dello

psicoanalista con pazienti migranti – G. Mereu; C. Rosso

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

Cultura e innovazione

Progetto

Mod. 7.3/2

Pagina 1 di 13

Rev. 01

Data: 20/02/12

2

2

Ragione sociale

Lingo Communications Srl

P.IVA 04593091210

C.C.I.A.A. n. 703188

Capitale Sociale € 30.000,00 i.v.

Direzione e amministrazione

80126 Napoli - Via Cinthia – P.co San Paolo Is. 25

Tel. 081 7663737 - Fax 081 7675661

Uffici di rappresentanza

Milano - Firenze - Napoli

contact

ecm@lingomed.it

info@lingomed.it

www.lingomed.it

VII SEMINARIO: 8 maggio 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Sulle differenze tra psicoanalisi e psicoterapie: una prospettiva storico-culturale - A. Angelini

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

VIII SEMINARIO: 5 giugno 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Note sul suicidio - F. Gazzoletti

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

IX SEMINARIO: 19 giugno 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Affetti traumatici e forme della soggettivazione: aspetti clinico-teorici - T. Bastianini

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

X SEMINARIO: 25 settembre 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Come è possibile l’analisi via Skype? - G. Fiorentini

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

XI SEMINARIO: 2 ottobre 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Lavoro psicoanalitico con genitori e bambini piccoli: come può arricchire la psicoanalisi

con gli adulti - D. Montelatici Prawitz

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

XII SEMINARIO: 23 ottobre 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Fobie, psicosi, esitamenti - A. Ferrata

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

XIII SEMINARIO: 8 novembre 2014

Ore 09.00 – 09.30 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.30 – 10.30 “Freud al lavoro: rileggendo il caso del sig. Paul B. dalla Lezione XXXa, Sogno e occultismo (I

parte) - M. Perri

Ore 10.30 - 11.30 Discussione interattiva

Ore 11.30 – 12.30 “Freud al lavoro: rileggendo il caso del sig. Paul B. dalla Lezione XXXa, Sogno e occultismo (II

parte) - M. Perri

Ore 12.30 - 13.30 Discussione interattiva

XIV SEMINARIO: 13 novembre 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Sigmund Freud e “Carneade” alias Prof. Alfred Jeremias. La Vexata Qaestio circa Mamon.

- F. Benini

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

XV SEMINARIO: 4 dicembre 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.15 Psicoanalisi in azione. Il metodo analitico alla prova delle nuove patologie - B. Guerrini

Degli Innocenti

Ore 23.15 – 24.00 Discussione interattiva

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3

Ragione sociale

Lingo Communications Srl

P.IVA 04593091210

C.C.I.A.A. n. 703188

Capitale Sociale € 30.000,00 i.v.

Direzione e amministrazione

80126 Napoli - Via Cinthia – P.co San Paolo Is. 25

Tel. 081 7663737 - Fax 081 7675661

Uffici di rappresentanza

Milano - Firenze - Napoli

contact

ecm@lingomed.it

info@lingomed.it

www.lingomed.it

XVI SEMINARIO: 18 dicembre 2014

Ore 21.00 – 21.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 21.15 – 23.00 Le violon d’Ingres, ovvero qualche modesto ragguaglio sul tango per psicoanalisti ignari e

qualche ancor più moderna nozione di psicoanalisi per tangueri naive - G. Petronio

Ore 23.00 – 23.15 Discussione interattiva

Ore 23.15 – 24.00 Test di valutazione

INFORMAZIONI GENERALI

Sede del Corso di Aggiornamento

Sala convegni Centro Psicoanalitico di Bologna

Via Cesare Battisti, 24, Bologna.

Iscrizione al Corso di Aggiornamento

Autonoma.

Segreteria Provider

LINGO COMMUNICATIONS SRL

Tel. 081 7663737 - Fax: 081 7675661

email: ecm@lingomed.it.

Segreteria Organizzativa

Centro Psicoanalitico di Bologna, Via Cesare battisti, 24 Bologna

Responsabile scientifico dell’evento

Dott. Marco Mastella, Medico Chirurgo esperto in Psichiatria

Educazione continua in medicina – ECM

Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per un numero massimo di 100 medici individuati nell’ambito

della psichiatria e psicologia. Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno compilare il questionario di verifica

dell'apprendimento e la scheda di valutazione dell'evento. Sono obbligatorie le firme di entrata ed uscita, ed il 100% di

presenza al corso.

Attestato di Frequenza

L’assegnazione dei crediti formativi è subordinata alla partecipazione effettiva all’intero programma formativo, alla verifica

dell’apprendimento e al rilevamento delle presenze. L’attestato di partecipazione riportante il numero di crediti formativi

assegnati sarà pertanto consegnato ai partecipanti dopo aver effettuato tali verifiche.

Variazioni

I Responsabili scientifici e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le variazioni che si

rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

OBIETTIVO DELL’EVENTO: Scopo del corso è di fornire aggiornamenti in tema di Psichiatria e Psicoterapia

PAROLE CHIAVE: 1) Psicosi 2) Borderline 3) Psicoanalisi

TIPOLOGIA DELL’EVENTO: Seminari

RAZIONALE: Scopo dei seminari è di approfondire argomenti generali di interesse psicoanalitico.

Ampio spazio sarà dedicato alle discussioni interattive tra docenti e discenti per consentire un migliore scambio di

informazioni. Saranno affrontate le differenze tra psicoanalisi e psicoterapie attraverso i contributi storici, dalla concezione

rigida del setting proposta da I. Macalpine negli anni cinquanta, alle differenze tra psicoanalisi e psicoterapie selezionate da R.

Wallerstein.

Attraverso la rilettura di uno degli ultimi casi clinici di Freud, il caso “Forsyth”, a partire da una lettera di Anna Freud a Jones

che critica il suo capitolo sull’ “occultismo”, viene ripensata l’esperienza della seduta, anche alla luce del suo contesto storico,

teorico e affettivo, e delle vicende che portarono alla sua pubblicazione. Saranno affrontate ed analizzate le diverse forme della

soggettivazione e degli affetti traumatici che in epoche precoci della vita, abbiano determinato nella struttura psichica,

modalità difensive volte a fronteggiare il ritorno di un angoscia senza limiti nelle sue espressioni traumatiche, iscritta nella

mente come traccia pre-simbolica. Tali memorie emotive assumono tuttavia una valenza psichica strutturante.

Saranno inoltre trattati i temi del suicidio, delle fobie e psicosi e del nuovo metodo analitico.

4

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Ragione sociale

 

Bologna, 18.01-17.05.2014 "LA VIOLENZA NELLA RELAZIONE DI CURA"; Sede: via cesare battisti 24, Bologna, Emilia-Romagna; Info: lingomed@messaggipec.it ; Fees= euro 250; Crediti assegnati N.18.

La violenza nella relazione di cura

Centro Psicoanalitico di Bologna

Via Cesare Battisti, 24

Bologna

18 gennaio – 17 maggio 2014

PROGRAMMA

I SEMINARIO: 18 gennaio 2014

Ore 09.00 – 09.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.15 – 10.00 Figure della violenza in psicopatologia (I parte) – Mario Rossi Monti

Ore 10.00 – 11.00 Discussione interattiva

Ore 11.00 – 11.15 Pausa

Ore 11.15 – 12.00 Figure della violenza in psicopatologia (II parte) – Mario Rossi Monti

Ore 12.00 – 13.00 Discussione interattiva

II SEMINARIO: 15 febbraio 2014

Ore 09.00 – 09.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.15 – 10.00 Il corridoio della paura: soggettività del terapeuta e violenza nelle istituzioni di cura (I parte) –

Paolo Boccara

Ore 10.00 – 11.00 Discussione interattiva

Ore 11.00 – 11.15 Pausa

Ore 11.15 – 12.00 Il corridoio della paura: soggettività del terapeuta e violenza nelle istituzioni di cura (II parte) –

Paolo Boccara

Ore 12.00 – 13.00 Discussione interattiva

III SEMINARIO: 5 aprile 2014

Ore 09.00 – 09.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.15 – 10.00 “Ci possiamo pensare un attimo?” Violenza del controtransfert nella cura con i pazienti

borderline (I parte) – Irene Ruggiero

Ore 10.00 – 11.00 Discussione interattiva

Ore 11.00 – 11.15 Pausa

Ore 11.15 – 12.00 “Ci possiamo pensare un attimo?” Violenza del controtransfert nella cura con i pazienti

borderline (II parte) – Irene Ruggiero

Ore 12.00 – 13.00 Discussione interattiva

IV SEMINARIO: 17 maggio 2014

Ore 09.00 – 09.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.15 – 10.00 L’Istituzione violenta (I parte) – Mario Perini

Ore 10.00 – 11.00 Discussione interattiva

Ore 11.00 – 11.15 Pausa

Ore 11.15 – 12.00 L’Istituzione violenta (II parte) – Mario Perini

Ore 12.00 – 13.00 Discussione interattiva

Ore 13.00 – 14.00 Test Ecm

Cultura e innovazione

Progetto

Mod. 7.3/2

Pagina 1 di 4

Rev. 01

Data: 20/02/12

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Ragione sociale

Lingo Communications Srl

P.IVA 04593091210

C.C.I.A.A. n. 703188

Capitale Sociale € 30.000,00 i.v.

Direzione e amministrazione

80126 Napoli - Via Cinthia – P.co San Paolo Is. 25

Tel. 081 7663737 - Fax 081 7675661

Uffici di rappresentanza

Milano - Firenze - Napoli

contact

ecm@lingomed.it

info@lingomed.it

www.lingomed.it

INFORMAZIONI GENERALI

Sede del Corso di Aggiornamento

Sala convegni Centro Psicoanalitico di Bologna

Via Cesare Battisti, 24, Bologna.

Iscrizione al Corso di Aggiornamento

Autonoma.

Segreteria Provider

LINGO COMMUNICATIONS SRL

Tel. 081 7663737 - Fax: 081 7675661

email: ecm@lingomed.it.

Responsabile scientifico dell’evento

Dott. Marco Mastella, libero professionista, medico psicologo, neuropsichiatra infantile, psicoanalista bambino, adolescente,

adulto.

Educazione continua in medicina – ECM

Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per un numero massimo di 100 medici individuati nell’ambito

della psichiatria e psicologia. Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno compilare il questionario di verifica

dell'apprendimento e la scheda di valutazione dell'evento. Sono obbligatorie le firme di entrata ed uscita, ed il 100% di

presenza al corso.

Attestato di Frequenza

L’assegnazione dei crediti formativi è subordinata alla partecipazione effettiva all’intero programma formativo, alla verifica

dell’apprendimento e al rilevamento delle presenze. L’attestato di partecipazione riportante il numero di crediti formativi

assegnati sarà pertanto consegnato ai partecipanti dopo aver effettuato tali verifiche.

Variazioni

I Responsabili scientifici e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le variazioni che si

rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

OBIETTIVO DELL’EVENTO: Scopo del corso è di fornire aggiornamenti in tema di Psichiatria e Psicoterapia

PAROLE CHIAVE: 1) violenza 2) controtransfert 3) psicopatologia

TIPOLOGIA DELL’EVENTO: Corso di aggiornamento

RAZIONALE: Nella vita quotidiana siamo assediati da episodi e da notizie di violenza in ambito privato, tra uomo e donna,

verso i bambini, tra adolescenti, in famiglia, come anche nel mondo della scuola, della politica e del lavoro. Sembra che la

follia distruttiva stia prendendo il sopravvento in tutti gli ambiti, affermando una realtà impietosa, fatti concreti ed irremovibili

con i quali non esiste alcuno spazio di negoziazione. Interrogarci su questo tema usando gli strumenti psicoanalitici ci aiuta a

gettare luce sul fenomeno della violenza reale e ad affinare il modello di intervento sul versante clinico, in quanto la violenza

si manifesta sotto varie forme anche nella relazione tra curante e paziente.

In continuità con il pensiero degli anni precedenti ci potremmo chiedere se la violenza è frutto di elementi costituzionali innati

che formano le basi biologiche del temperamento, o se si ricollega ad eventi traumatici che l’ambiente non riesce a

trasformare. La violenza rappresenta l’esito di disturbi della simbolizzazione e della capacità di pensare, che lasciano

l’individuo in preda ai propri impulsi.

A partire dai contributi della teoria e della tecnica psicoanalitica, vorremmo cercare di riconoscere, e distinguere nella clinica e

nella relazione paziente-famiglia-terapeuta-istituzione, i segnali della componente distruttiva e aggressiva da quella che

alimenta la spinta vitale ad esistere. Quando la prima prevale tende a riversarsi all’esterno, attraverso agiti contro l’altro,

vissuto come oggetto svuotato di ogni valore umano, o al contrario perversamente investito, oppure a indirizzarsi contro di sé,

portando alla depressione o ad azioni autolesive.

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Ragione sociale

 

Venezia, 24.01-12.12.2014 SECONDO CICLO DI APPLICAZIONE DEL CONCETTO DI CONFLITTO ESTETICO DI DONALD MELTZER ALLA PRATICA PSICOTERAPEUTICA INDIVIDUALE E GRUPPALE; Sede: sestriere cannaregio 1322/b, Venezia; Info: lingomed@messaggipec.it ; Fees=euro 450; Crediti assegnati n.35.

Secondo ciclo di applicazione del concetto di conflitto estetico di

Donald Meltzer alla pratica psicoterapeutica individuale e gruppale,

specie sulla terapia di coppia e di famiglia

Sala formazione Associazione Culturale Racker

Sestriere Cannaregio 1322/b

Venezia

24 gennaio 2014 – 12 dicembre 2014

PROGRAMMA

24 gennaio 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 I principali autori che hanno sviluppato i concetti e le tecniche gruppali a gruppi e famiglie

(I parte) - Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria con esperto - Mauro Rossetti

21 febbraio 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 I principali autori che hanno sviluppato i concetti e le tecniche gruppali a gruppi e famiglie

(II parte) - Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria con esperto - Mauro Rossetti

21 marzo 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 I principali autori che hanno sviluppato i concetti e le tecniche gruppali a gruppi e famiglie

(III parte) - Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria - Mauro Rossetti

11 aprile 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 Il metodo kleiniano nell’approccio psicoterapeutico - Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria - Mauro Rossetti

Cultura e innovazione

Progetto

Mod. 7.3/2

Pagina 1 di 6

Rev.01

Data: 20/02/12

Secondo ciclo di applicazione del concetto di conflitto estetico di Donald Meltzer alla pratica psicoterapeutica individuale

e gruppale, specie sulla terapia di coppia e di famiglia.

2

23 maggio 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 I gruppi nel contesto istituzionale del Servizio Sanitario Nazionale - Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria - Mauro Rossetti

20 giugno 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 I gruppi di discussione e i gruppi terapeutici - Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria - Mauro Rossetti

26 settembre 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 Applicazione alla psicoterapia del singolo e dei gruppi - Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria - Mauro Rossetti

24 ottobre 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 Applicazione della metapsicologia vista da D. Meltzer nella diagnosi e nella psicoterapia -

Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria - Mauro Rossetti

21 novembre 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 La famiglia patologica - Mauro Rossetti

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria - Mauro Rossetti

12 dicembre 2014

Ore 14.45 - 15.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 15.00 - 16.00 Approccio diagnostico e psicoterapeutico alla persona patologica in un contesto famigliare -

Mauro Rossetti

Secondo ciclo di applicazione del concetto di conflitto estetico di Donald Meltzer alla pratica psicoterapeutica individuale

e gruppale, specie sulla terapia di coppia e di famiglia.

3

Ore 16.00 - 16.30 Presentazione del caso clinico correlato al tema della giornata - Mauro Rossetti

Ore 16.30 - 17.30 Lavoro a piccoli gruppi sul caso clinico e breve presentazione delle conclusioni in seduta

plenaria - Mauro Rossetti

Ore 17.30 - 18.00 Verifica dell’apprendimento con prova scritta.

INFORMAZIONI GENERALI

Sede del Corso di Aggiornamento:

Sala convegni dell’Associazione Culturale Racker – Sestriere Cannaregio 1322/b Venezia

Iscrizione al Corso di Aggiornamento

Autonoma. Costo iscrizione euro 450,00

Segreteria Provider

LINGO COMMUNICATIONS SRL

Tel. 081 7663737 - Fax: 081 7675661

email: ecm@lingomed.it

Responsabile scientifico dell’evento

Dr. Mauro Rossetti, psicoterapeutica, esperto in Psicologia

Educazione continua in medicina - ECM

Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per un numero massimo di 10 partecipanti

individuati nell’ambito della psichiatria e psicologia. Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno

compilare il questionario di verifica dell'apprendimento e la scheda di valutazione dell'evento. Sono

obbligatorie le firme di entrata ed uscita, ed il 100% di presenza al corso.

Attestato di Frequenza

L’assegnazione dei crediti formativi è subordinata alla partecipazione effettiva all’intero programma

formativo, alla verifica dell’apprendimento e al rilevamento delle presenze. L’attestato di partecipazione

riportante il numero di crediti formativi assegnati sarà pertanto consegnato ai partecipanti dopo aver

effettuato tali verifiche.

Variazioni

I Responsabili scientifici e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte

le variazioni che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

OBIETTIVO DELL’EVENTO: Scopo del corso è di fornire aggiornamenti professionali nell’esercizio

dell’attività psicologica e psicoterapeutica

PAROLE CHIAVE: 1) metapsicologia 2) gruppi 3) psicoterapia

TIPOLOGIA DELL’EVENTO: Corso di aggiornamento

RAZIONALE:

L’Associazione Culturale Racker sta svolgendo da alcuni anni seminari su S. Freud, M. Klein, W. Bion, D.

Meltzer e altri importanti autori del campo della psicoanalisi. Dal 1998 si stanno approfondendo i lavori di

W. Bion e D. Meltzer, rivelatisi delle fonti inesauribili di idee e proposte cliniche. Durante il 2003 c’è stato

un primo approccio a questi autori, anche collegati alle procedure di accreditamento dei seminari ai fini

ECM, che ha avuto un esito altamente soddisfacente. Nel corso del 2010 si è approfondito lo studio delle

opere di D. W. Winnicott, con tutte le conseguenze cliniche che l'autore propone per il singolo e per il

sociale.

Nell’anno 2014, continuando i lavori dei seminari su analoghe tematiche svoltisi nel corso degli anni dal

2004 al 2013, il Centro Racker propone di seguire l’applicazione del concetto di conflitto estetico di Donald

Meltzer alla pratica psicoterapeutica individuale e gruppale, nei campi dei rapporti con il singolo, la coppia,

la famiglia ed il gruppo, nell’ottica di una formazione multi-professionale rivolta agli specialisti (Psicologi,

Psicoterapeuti, Psichiatri).

Secondo ciclo di applicazione del concetto di conflitto estetico di Donald Meltzer alla pratica psicoterapeutica individuale

e gruppale, specie sulla terapia di coppia e di famiglia.

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BIBLIOGRAFIA:

Sigmund Freud

“Il perturbante”, 1919 (OSF, vol. 9 - p. 81).

“Tre saggi sulla teoria sessuale”, 1905.

“Analisi di una fobia in un bambino di 5 anni”, 1909.

“Inibizione, sintomo e angoscia”, 1926.

Meg Harris Williams

“Lo sviluppo estetico”, Borla Editore, 2012.

“Aesthetic conflict and catastrophic change” (Racker Group, October 2012), sito web Gruppo Racker di Venezia.

Meg Harris Williams / Donald Meltzer, “Amore e timore della bellezza”, Borla Editore, 1989.

“The aesthetic conflict and psychoanalysis as an art form” (Il conflitto estetico e la psicoanalisi come forma d’arte), sito

web Gruppo Racker di Venezia.

Karl Abraham

“Opere”, vol. 1, Editore Bollati-Boringhieri, 1977.

Melanie Klein

“Nuove vie della psicoanalisi”, Il Saggiatore, 1966.

“La psicoanalisi dei Bambini”, Martinelli 1970.

Josè Bleger

“Simbiosi e ambiguità”, a cura di M. E. Petrilli e M. Rossetti, Armando Editore, 2010.

“Psicoigiene e psicologia istituzionale”, Editore Meridiana, Bari 2011.

Wilfred Bion

“Trasformazioni”, Armando Editore, 1965.

“Attenzione e interpretazione”, Armando Editore, 1970.

M. Rossetti, “Mito, mistica e filosofia nel pensiero di Bion”, Cafoscarina Editore, 2008.

Renè Käes

“Souffrance et psychopathologie des liens istitutionels”, Editore Dunod, 1996.

André Green

“Idées directrices pour une psychanalyse contemporaine”, Editore PUF, 2002.

Donald Woods Winnicott

“La famiglia e lo sviluppo dell’individuo”, Armando Editore, 1968.

“Sviluppo affettivo e ambiente”, Armando Editore, 1970.

“Dalla pediatria alla psicoanalisi”, Martinelli Editore, 1975.

Donald Meltzer

“Studi di metapsicologia allargata”, Cortina, 1986.

“Quaderni di psicoterapia infantile”, Borla Editore, Quaderno n. 1.

A. Lo Russo / M. E. Petrilli, “Lavorando con Meltzer. Adolescenti in terapia”, Armando Editore, 1998.

Gruppo di Studio Racker, “Transfert-Adolescenza-Disturbi del pensiero”, “Seminari Veneziani di Donald Meltzer”,

Armando Editore, 2004.

“Seminari di Donald Meltzer”, in “Dispense del Gruppo Racker di Venezia”.

Francesco Gazzillo / Maura Silvestri

“Sua maestà Masud Khan”, Cortina, 2008.

Mauro Rossetti

a cura di, “Mito, mistica e filosofia nel pensiero di Bion”, Cafoscarina Editore, 2008.

Secondo ciclo di applicazione del concetto di conflitto estetico di Donald Meltzer alla pratica psicoterapeutica individuale

e gruppale, specie sulla terapia di coppia e di famiglia.

5

CASI CLINICI:

1° Caso clinico: Adolescente di 17 anni con disturbi comportamentali, preso in carico attraverso sedute di

psicoterapia psicoanalitica, con 1 seduta settimanale.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi, di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

2° Caso clinico: Paziente di 20 anni con impulsi psicotici, preso in carico attraverso un colloquio insieme

alla sua famiglia.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

3° Caso clinico: Paziente di 35 anni con problemi sessuali con la sua partner.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

4° Caso clinico: Paziente adulto tossicomane in cura in SERD. pubblico, con figlio adolescente.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

5° Caso clinico: Esposizione e discussione di relazioni di colloqui con un gruppo familiare in un

contesto istituzionale.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

6°Caso clinico: Paziente adulta in psicoterapia da anni con conflitto evidente verso il coniuge.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

7° Caso clinico: Casi di esemplificazione delle fantasie di controtransfert in una terapia gruppale.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

8°Caso clinico: Paziente affetto da sindrome bipolare inserito in una struttura protetta, seguito

nell’evoluzione della sua psicoterapia e reinserimento presso la sua famiglia.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

9° Caso clinico: Famiglia con due figli con diagnosi di schizofrenia lieve.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame.

Secondo ciclo di applicazione del concetto di conflitto estetico di Donald Meltzer alla pratica psicoterapeutica individuale

e gruppale, specie sulla terapia di coppia e di famiglia.

6

10° Caso clinico: Verranno esposti in sintesi i casi clinici dei pazienti visti durante l’anno di lavoro

seminariale.

Obiettivi didattici: Elaborazione di una appropriata diagnosi psicopatologica, corredata da una

descrizione psicodinamica, del caso clinico preso in esame. Individuazione della prognosi e di

suggerimenti ed indicazioni terapeutiche corretti per la patologia presa in esame

 

Firenze, 24.01-19.06.2014 PROGRAMMA SCIENTIFICO CPF (CENTRO PSICOANALITICO FIORENTINO); Sede: via de' malcontenti, 6, Firenze; Info: lingomed@messaggipec.it ; Fees= euro 80; Crediti assegnati n.25.

Programma Scientifico CPF

Centro Psicoanalitico di Firenze

Sala convegni del CPF e

Sala del Giardino d’Inverno-Istituto Montedomini

Via de’ Malcontenti, 6 Firenze

24 gennaio – 19 giugno 2014

HOTEL GALILEO

Via Venezia, 30 Padova ( Zona Fiera)PROGRAMMA

1) 24 gennaio – Sala del Giardino d’Inverno

Ore 20.15 - 20.30 Registrazione dei partecipanti

Ore 20.30 – 20.45 Introduzione al ciclo di seminari – Benedetta Guerrieri degli Innocenti

Ore 20.45 - 21.45 “Sull’Interpretazione” – Sarantis Thanopulos

Ore 21.45 - 22.45 “Interpretazione ed oltre” – Mario Rossi Monti

Ore 22.45 - 23.15 Discussione interattiva

2) 20 febbraio – Sala convegni CPF

Ore 20.30 – 20.45 Registrazione dei partecipanti

Ore 20.45 - 23.15 Psicoanalisi in azione: “Un sentirsi dolorosamente sbagliata: incontro con L. – Rossella Vaccaro

3) 22 marzo - Sala del Giardino d’Inverno

Ore 08.30 - 09.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.00 – 09.45 “Sulla scrittura del materiale clinico” – Diomira Petrelli

Ore 09.45 - 10.30 “Problemi di mascheramento del caso clinico” – Maria Ponsi

Ore 10.30 - 10.45 Pausa

Ore 10.45 - 11.30 Discussione interattiva

Ore 11.30 - 12.15 “Implicazioni psicologiche dello scrivere i fatti clinici” – Silvia Bitossi

Ore 12.15 - 13.15 Discussione interattiva

4) 28 marzo – Sala convegni CPF

Ore 20.30 – 20.45 Registrazione dei partecipanti

Ore 20.45 - 21.45 “I sucidio negli adoescenti” – Joan Schachter

Ore 21.45 - 22.45 “Il primo colloquio e l’accertamento diagnostico” – Luigi Caparrotta

Ore 22.45 - 23.15 Discussione interattiva

5) 03 aprile - Sala convegni CPF

Ore 20.30 – 20.45 Registrazione dei partecipanti

Ore 20.45 - 23.15 Psicoanalisi in azione:“Correnti, stagnazioni, dissociazioni. Un caso di narcisismo a pelle

spessa – Mario Bottiglioni

6) 15 maggio Sala convegni CPF

Ore 20.30 – 20.45 Registrazione dei partecipanti

Ore 20.15 - 23.15 Psicoanalisi in azione: “Una questione privataCristina Marselli

Cultura e innovazione

Progetto

Mod. 7.3/2

Pagina 1 di 21

Rev. 01

Data: 20/02/12

7) 07 giugno – Sala del Giardino d’Inverno

Ore 08.30 - 09.00 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.00 – 10.00 “Trauma e perversione” – Luis Martin Cabrè

Ore 10.00 - 10.45 Discussione interattiva

Ore 10.45 - 11.00 Pausa

Ore 11.00 - 12.00 “ Rotture e riparazioni: il gioco come filo per cucire” – Massimo Vigna Taglianti

Ore 12.00 - 13.15 Discussione interattiva

8) 19 giugno - Sala convegni CPF

Ore 20.30 – 20.45 Registrazione dei partecipanti

Ore 20.45 - 23.00 Psicoanalisi in azione: “Ma è proprio vero che l'isteria è scomparsa?" – Marta Capuano

Ore 23.00 – 23.30 Test ECM

INFORMAZIONI GENERALI

Sede del Corso di Aggiornamento:

Sala convegni Centro Psicoanalitico Fiorentino CPF – Sala del Giardino d’Inverno – Via de’ Malcontenti 6- Firenze

Segreteria Provider

LINGO COMMUNICATIONS SRL

Tel. 081 7663737 - Fax: 081 7675661

email: ecm@lingomed.it

Responsabile scientifico dell’evento

Dottoressa Benedetta Guerrini Degl’Innocenti, Medico chirurgo specialista in psichiatria

Educazione continua in medicina - ECM

Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per un numero massimo di 100 medici individuati

nell’ambito della psichiatria e psicologia. Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno compilare il questionario

di verifica dell'apprendimento e la scheda di valutazione dell'evento. Sono obbligatorie le firme di entrata ed uscita, ed il

100% di presenza al corso.

Attestato di Frequenza

L’attestato con i crediti formativi sarà recapitato direttamente al partecipante dopo la verifica del questionario di

valutazione dell’apprendimento.

Variazioni

I Responsabili scientifici e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le variazioni

che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

OBIETTIVO DELL’EVENTO: Obiettivo del corso è quello di dare strumenti di lavoro idonei e precipui all’ascolto, alla

capacità psicodiagnostica e d’intervento terapeutico agli psicoterapeuti.

PAROLE CHIAVE: 1) Psicoanalisi 2) Analisi 3) Azione

TIPOLOGIA DELL’EVENTO: Corso di aggiornamento

RAZIONALE:

La psicoanalisi negli ultimi decenni è andata incontro a grandi cambiamenti, che in parte ha fatto e in parte ha

subito e la controversia intorno al suo statuto epistemologico ha raggiunto l’interno stesso del movimento

psicoanalitico. Non solo viene messa in dubbio l’unità teorica della psicoanalisi, ma anche l’unità della sua

pratica (Jimenez, 2009). Quando ho pensato al programma scientifico ho ritenuto, alla luce di questi

cambiamenti e del pericolo da più voci proclamato di una perdita, progressiva e inesorabile della specificità

della nostra disciplina, che potesse essere un momento di maggiore crescita per i soci se le riflessioni teoriche

della attività scientifica interna fossero state saldamente ancorate al materiale clinico e da questo fossero

scaturite.

Freud ci ha lasciato in eredità “un buon sistema” che è stato però, progressivamente e almeno in parte, messo

in crisi, come è naturale che sia in ogni buona disciplina, dall’ampliarsi del campo di osservazione e di

intervento della psicoanalisi. La messa in crisi a catena della teoria della nevrosi e della cura, della teoria della

sessualità, dell’edipo, della memoria, della rimozione, della regressione e via dicendo ha progressivamente

sottratto fondamenta all’edificio teorico della psicoanalisi. Siamo così passati, in poco più di 50 anni, dal

frequentare un tempio ad abitare in una città senza piano regolatore, né progetto urbanistico e in cui

semplicemente molti hanno costruito senza preoccuparsi troppo di integrare il nuovo con quello che già c’era.

Condivido le riflessioni che Nando Riolo fece oltre 10 anni fa sulla Rivista (1999), soprattutto l’idea che

l’alternativa alla forte metapsicologia freudiana non possa essere una debole e frastagliata teoria clinica, né

l’istituzione di un modello algoritmico prescrittivo fondato sulla tecnica. Se vogliamo che la nostra disciplina

abbia un futuro, che il nostro stesso lavoro abbia un futuro, non ci possiamo più sottrarre alla necessità di

riflettere, al nostro interno, sulla nostra pratica analitica e alla necessità, a partire dal nostro operare clinico, di

concettualizzare sul metodo analitico.

La potremmo mettere in modo veramente semplice se riuscissimo a porci sempre questa domanda: perché nel

nostro lavoro quotidiano con un paziente facciamo quello che facciamo? La domanda è semplice, ma la

risposta molto meno.

Perché che quota parte di quello che facciamo è cosciente, ad esempio, e quanto non è invece legato, come

scriveva Sandler (1983?), “ad una teoria inconscia, intrinsecamente privata, che l’analista sviluppa sul

materiale del paziente, piuttosto che alle teorie ufficiali, pubbliche, cui l’analista può ufficialmente aderire?”

E quindi, proprio in relazione a questa inconscia adesione, quanto di quello che riferiamo della nostra

esperienza con un paziente corrisponde a quello che effettivamente diciamo e facciamo nel nostro studio e

quanto non è invece, almeno in parte, quello che vorremmo aver detto o aver fatto, presentando così una clinica

idealizzata che ostacola il dialogo tra colleghi? (Jimenez, 2009).

In un certo senso quello che questo programma si propone è la possibilità di condividere una buona

epistemologia clinica, come la definisce Jimenez (2005); una metodologia, “intesa come studio delle regole e

dei percorsi che conducono a buone ‘inferenze’ e, a partire da queste, all’arricchimento di una conoscenza

clinica valida, capace di produrre consenso, di essere comunicabile e, soprattutto, almeno passibile di smentita

attraverso la discussione collettiva e la argomentazione razionale.” (Jimenez, 2009)

Perché se la diversità teorica e pratica in psicoanalisi è un fatto che oggi ormai nessuno mette in discussione,

non dobbiamo accettare che la mancanza di una metodologia per confrontare sistematicamente le nostre teorie

e i nostri approcci tecnici porti ad una frammentazione torica e pratica che trasforma il pluralismo in mera

pluralità (Jimenez, 2009).

Il problema allora potrebbe essere come creare le condizioni necessarie affinché questa diversità teorica e

pratica si trasformi in un fattore di progresso anziché di distruzione per la psicoanalisi (Bernardi, 2005).

In un lavoro del 2007 Thoma e Kachele sostengono che “per rendere la psicoanalisi comparata un’impresa

fruttuosa, è essenziale valutare come l’analista che conduce il trattamento applica le sue conoscenze

professionali in interazioni specifiche”. Quindi, come sostiene Jimenez nel suo articolo, un problema cruciale è

che nella presentazione del materiale chi presenta si preoccupi di spiegare le ragioni a partire dalle quali è

intervenuto nel modo in cui lo ha fatto, e chi discute si interessi di chiarire le ragioni del presentatore.

 

Roma, 17.01-27.06.2014 "FRONTIERE"; Sede: Centro di Psicoanalisi Romano - via Panama 48; Info: ecm@e-comitaly.it ; Fees= n.d.; Crediti assegnati n.18.

“FRONTIERE”

Dal 17/01/2014 – 24/06/2014

Totale ore: 18 / Totale crediti: 18

N° partecipanti: 100

Il progetto, riservato ai Soci del Centro di Psicoanalisi Romano, è strutturato in sei giornate formative

residenziali svolte presso la sede del Centro di Psicoanalisi Romano (Via Panama 48, Roma) della durata

globale di 18 ore. I docenti impegnati nelle lezioni magistrali e nei confronti/dibattiti guidati da esperti

sono 9, psicoanalisti (medici e/o psicologi) Soci del Centro di Psicoanalisi Romano e/o della Società

Psicoanalitica Italiana, ed un celebre psicoanalista britannico Il programma scientifico del Centro di

Psicoanalisi Romano è finalizzato alla formazione e all'aggiornamento dei medici e psicologi soci del

centro stesso, mediante una serie di incontri che intendono approfondire alcuni dei temi di maggiore

rilevanza psicopatologica del periodo contemporaneo e del trattamento psicoterapeutico dei quadri clinici

in cui questi fenomeni si manifestano. Uno spazio particolare verrà dedicato ai problemi che lo

psicoterapeuta è chiamato ad affrontare nel corso del suo lavoro ma anche alle opportunità che la persona

dello psicoanalista può utilizzare per favorire il processo terapeutico. Tutte queste acquisizioni possono

arricchire il bagaglio di strumenti a disposizione sia sul piano diagnostico che su quello terapeutico di

ciascuna professione e dei profili individuati.

Venerdì 17 gennaio 2014

Dall’originaria opposizione con cui la psicoanalisi ha teso a contrastare l’uso concomitante della

psicofarmacoterapia nei pazienti in analisi, si è assistito, negli ultimi anni, ad un progressivo aumento

delle terapie combinate. Tuttavia i sempre più numerosi resoconti clinici di pazienti in analisi che

assumono contemporaneamente psicofarmaci riportati in letteratura, non sono a tutt'oggi accompagnati da

una trattazione organica e sistematica delle problematiche che possono scaturire da tale abbinamento.

La relazione, attraverso una rassegna della letteratura e l’esposizione di materiale clinico, si propone di

affrontare ed esplorare le molteplici ripercussioni che possono insorgere nel setting, nel piano transferale

e controtransferale, nel significato psicodinamico del farmaco, negli usi difensivi e nell'intreccio

resistenziale sottostante. Verranno quindi esaminati in dettaglio due casi clinici: il primo in cui sono

impegnate nel trattamento due figure distinte, medico prescrivente e analista ed il secondo in cui una

figura unica gestisce analisi e farmacoterapia.

Sabato 8 marzo 2014

Nel 2012 un gruppo di Soci per lo più donne della SPI si sono incontrate per riflettere, comprendere e

studiare la questione della violazione del setting al fine di anche di avviare iniziative affinchè il fenomeno

possa essere compreso e circoscritto. E’ stato pertanto costituito un Gruppo di Studio e Ricerca su questo

tema formalmente riconosciuto nel Novembre 2012 dall’Esecutivo Nazionale allora in carica come

Gruppo di studio sulle Violazioni dei Confini. A fronte del convincimento che le violazioni del setting

siano un rischio frequente nel nostro lavoro e, seppure nelle diverse declinazioni di gravità, sempre in

agguato nella stanza d’analisi, abbiamo ritenuto, dopo la partecipazione ai Seminari di Bologna, di

incontrare i colleghi dei Centri per ascoltare e discutere insieme della questione, per avviare un confronto

e una condivisione, primo passo verso il necessario lavoro di buona manutenzione della nostra funzione e

di tutela oltre che dei pazienti anche della Psicoanalisi come metodo di cura.

Sabato 29 marzo 2014

Nella Vienna fine ‘800 la ricerca clinica si orienta ai vissuti e alle dinamiche del mondo interiore e, in questa

tensione, si stabilisce un’inedita sinergia con la conoscenza, altrettanto innovativa, delle arti figurative. I pittori

stabiliscono così un rapporto concreto con chi si occupa di sensazioni, strutture percettive e dinamiche psichiche.

Gustav Klimt, Egon Schiele, Oscar Kokoscha attivano una storia di scoperte parallele rispetto all’evoluzione della

psicoanalisi, della letteratura (Schitzler), della critica d’arte (Riegl, Gombrich). Vengono così attualizzate l’arte

tardoromana, quella medioevale e opere soggette a lungo oblio (Vermeer). Erich Kandell, che ha riletto in

quest’ottica la grande stagione dei “modernisti viennesi”, mostra come questa sinergia sia proseguita con piena

consapevolezza, nelle sperimentazioni degli artisti e nelle riflessioni della moderna neuro-estetica. Autori come

Mondrian, Rotko, Fontana, Pistoletto sono oggetto di specifica attenzione, non solo per la loro originalità creativa

ma anche per le intuizioni concordi con le analisi della psicologia del profondo e con le ipotesi e verifiche delle

neuroscienze.

Venerdì 16 maggio 2014

A partire dalla riflessione di un concetto bioniano così come citato in un articolo di Anna Baruzzi “Bion

per esprimersi”, viene presentato materiale clinico, con un’attenzione particolare ai livelli espressivi. di

cui è stato possibile distinguere l’assetto adulto da quello infantile. Una precipua circostanza clinica ha

consentito di potere mettere a confronto il lessico psicoanalitico adulto rispetto ad una produzione di

disegni risalenti ai 5 anni della paziente. Nel suo lavoro, Baruzzi sottolinea la differente articolazione tra

consapevolezza ed espressione nell’adulto e nel bambino (il bambino sa cosa vuol dire provare emozioni

ma non sa esprimerle a parole; l’adulto sa esprimersi ma ha dimenticato…). Nel lavoro, in una

interlocuzione tra uno psicoanalista infantile e uno psicoanalista dell’età adulta, si considera in particolare

come i disegni infantili (5-7 anni) costituiscano un privilegiato veicolo espressivo, ritenendo che abbiano

la stessa funzione, e forse lo statuto, dei sogni, come questi a presa diretta con l’inconscio.

Venerdì 6 giugno 2014

In questo lavoro parto da una breve riflessione su tre qualità degli interventi dell’analista in un modello di

campo: l’onirico, l’insaturo e il narrativo. Nella seconda parte affronterò i possibili effetti collaterali che

possono svilupparsi in questo modello affrontando i seguenti temi: il posto della realtà in seduta, i limiti

della reverie, gli aspetti confusivi dello stile abdutttivo, la potenziale pericolosità dell’autosvelamento, le

difficili conclusioni dell’analisi.

Venerdì 27 giugno 2014

In questo lavoro ci si occuperà delle ricerche di infant obstervation, neuroscienze e osservazione clinica

che riguardano la fenomenologia della trascuratezza e delle sue iplicazioni nella clinica psicoanalitica. In

particolare verrà evidenziato come la trascuratezza sia esperienza peggiore di quella di avere a che fare

con esperienze negative.

 

Venerdì 17 gennaio 2014

20,50–21,00 Questionario di entrata

21,00–22,00 Relazione - Alberto Sonnino: Considerazioni sull'uso dei farmaci in pazienti in trattamento

analitico

22,00–23,30 Discussione della relazione con la sala

23,30 Questionario di verifica dell’apprendimento

Sabato 8 marzo 2014

9,20 – 9,30 Questionario di entrata

9,30 – 10,00 Introduzione - Maria Paola Ferrigno, Nicoletta Bonanome: Un po’ di storia e La Letteratura

10,00 – 11,00 Relazione - Maria Paola Ferrigno: Dal controtransfert alla realizzazione

11,00 – 11,15 Pausa

11,15 – 12,15 Relazione - Nicoletta Bonanome: Setting: variabili e variazioni, la responsabilità

dell'Analista

12,15 – 13,45 Discussione con la sala

13,45 Questionario di verifica dell’apprendimento

Sabato 29 marzo 2014

9,00 – 9,10 Questionario di entrata

9,10 – 10,10 Relazione - F. M. Ferro: Storie dipinte. Dialogo di immagini nell’ottica della psicoanalisi

e della neurestetica nella Vienna di Freud

10,10 – 11,10 Relazione – Angelo Macchia: L’arte nella psicoanalisi

11,10 – 11,30 Pausa

11,30 – 12,30 Relazione – Giuseppe Riefolo: Follia nell’arte

12,30 – 13,30 Discussione con la sala

13,30 Questionario di verifica dell’apprendimento

Venerdì 16 maggio 2014

20,50–21,00 Questionario di entrata

21,00–22,00 Relazione - Malde Vigneri: Per esprimersi: disegni che, come sogni, vengono da lontano.

22,00–23,30 Discussione della relazione con la sala

23,30 Questionario di verifica dell’apprendimento

Venerdì 6 giugno 2014

20,50–21,00 Questionario di entrata

21,00–22,00 Relazione - Fulvio Mazzacane: L’onirico, l’insaturo e il narrativo: possibili effetti

collaterali.

22,00–23,30 Discussione della relazione con la sala

23,30 Questionario di verifica dell’apprendimento

Venerdì 27 giugno 2014

20,50–21,00 Questionario di entrata

21,00–22,00 Relazione – Graham Music: Nature culturali

22,00–23,30 Discussione della relazione con la sala

23,30 Questionario di verifica dell’apprendimento

 

 

Bologna, 25.01-7.06.2014 "ALLE RADICI DELLA VIOLENZA"; Sede: via cesare battisti 24, Bologna; Info: lingomed@messaggipec.it ; Fees= euro 250; N. crediti assegnati=18.

1

1

Ragione sociale

Lingo Communications Srl

P.IVA 04593091210

C.C.I.A.A. n. 703188

Capitale Sociale € 30.000,00 i.v.

Direzione e amministrazione

80126 Napoli - Via Cinthia – P.co San Paolo Is. 25

Tel. 081 7663737 - Fax 081 7675661

Uffici di rappresentanza

Milano - Firenze - Napoli

contact

ecm@lingomed.it

info@lingomed.it

www.lingomed.it

Alle radici della violenza

Centro Psicoanalitico di Bologna

Via Cesare Battisti, 24

Bologna

25 gennaio – 7 giugno 2014

PROGRAMMA

I SEMINARIO: 25 gennaio 2014

Ore 09.00 – 09.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.15 – 10.00 Tra gelo e disgelo (I parte) – Elena Molinari

Ore 10.00 – 11.00 Discussione interattiva

Ore 11.00 – 11.15 Pausa

Ore 11.15 – 12.00 Tra gelo e disgelo (II parte) – Elena Molinari

Ore 12.00 – 13.00 Discussione interattiva

II SEMINARIO: 22 febbraio 2014

Ore 09.00 – 09.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.15 – 10.00 Sviluppo psichico e violenza (I parte) – Gianluigi Monniello

Ore 10.00 – 11.00 Discussione interattiva

Ore 11.00 – 11.15 Pausa

Ore 11.15 – 12.00 Sviluppo psichico e violenza (II parte) – Gianluigi Monniello

Ore 12.00 – 13.00 Discussione interattiva

III SEMINARIO: 22 marzo 2014

Ore 09.00 – 09.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.15 – 10.00 Crescere è un atto aggressivo” (Winnicott): patologia e funzione creativa dell’aggressività in

adolescenza (I parte) – Giuseppe Pellizzari

Ore 10.00 – 11.00 Discussione interattiva

Ore 11.00 – 11.15 Pausa

Ore 11.15 – 12.00 Crescere è un atto aggressivo” (Winnicott): patologia e funzione creativa dell’aggressività in

adolescenza (I parte) – Giuseppe Pellizzari

Ore 12.00 – 13.00 Discussione interattiva

IV SEMINARIO: 7 giugno 2014

Ore 09.00 – 09.15 Registrazione dei partecipanti

Ore 09.15 – 10.00 All’origine della psicoanalisi infantile: segreto e violenza (I parte) – Andrea Braun

Ore 10.00 – 11.00 Discussione interattiva

Ore 11.00 – 11.15 Pausa

Ore 11.15 – 12.00 All’origine della psicoanalisi infantile: segreto e violenza (II parte) – Andrea Braun

Ore 12.00 – 13.00 Discussione interattiva

Ore 13.00 – 14.00 Test Ecm

Cultura e innovazione

Progetto

Mod. 7.3/2

Pagina 1 di 5

Rev. 01

Data: 20/02/12

2

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Ragione sociale

Lingo Communications Srl

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Direzione e amministrazione

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Tel. 081 7663737 - Fax 081 7675661

Uffici di rappresentanza

Milano - Firenze - Napoli

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info@lingomed.it

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INFORMAZIONI GENERALI

Sede del Corso di Aggiornamento

Sala convegni Centro Psicoanalitico di Bologna

Via Cesare Battisti, 24, Bologna.

Iscrizione al Corso di Aggiornamento

Autonoma.

Segreteria Provider

LINGO COMMUNICATIONS SRL

Tel. 081 7663737 - Fax: 081 7675661

email: ecm@lingomed.it.

Responsabile scientifico dell’evento

Dott. Marco Mastella, libero professionista, medico psicologo, neuropsichiatra infantile, psicoanalista bambino, adolescente,

adulto

Educazione continua in medicina – ECM

Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per un numero massimo di 100 medici individuati nell’ambito

della psichiatria e psicologia. Per acquisire i crediti assegnati, i partecipanti dovranno compilare il questionario di verifica

dell'apprendimento e la scheda di valutazione dell'evento. Sono obbligatorie le firme di entrata ed uscita, ed il 100% di

presenza al corso.

Attestato di Frequenza

L’assegnazione dei crediti formativi è subordinata alla partecipazione effettiva all’intero programma formativo, alla verifica

dell’apprendimento e al rilevamento delle presenze. L’attestato di partecipazione riportante il numero di crediti formativi

assegnati sarà pertanto consegnato ai partecipanti dopo aver effettuato tali verifiche.

Variazioni

I Responsabili scientifici e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le variazioni che si

rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

OBIETTIVO DELL’EVENTO: Scopo del corso è di fornire aggiornamenti in tema di Psichiatria e Psicoterapia

PAROLE CHIAVE: 1) violenza 2) controtransfert 3) psicopatologia

TIPOLOGIA DELL’EVENTO: Corso di aggiornamento

RAZIONALE: Nella vita quotidiana siamo assediati da episodi e da notizie di violenza in ambito privato, tra uomo e donna,

verso i bambini, tra adolescenti, in famiglia, come anche nel mondo della scuola, della politica e del lavoro. Sembra che la

follia distruttiva stia prendendo il sopravvento in tutti gli ambiti, affermando una realtà impietosa, fatti concreti ed irremovibili

con i quali non esiste alcuno spazio di negoziazione. Interrogarci su questo tema usando gli strumenti psicoanalitici ci aiuta a

gettare luce sul fenomeno della violenza reale e ad affinare il modello di intervento sul versante clinico, in quanto la violenza

si manifesta sotto varie forme anche nella relazione tra curante e paziente.

In continuità con il pensiero degli anni precedenti ci potremmo chiedere se la violenza è frutto di elementi costituzionali innati

che formano le basi biologiche del temperamento, o se si ricollega ad eventi traumatici che l’ambiente non riesce a

trasformare. La violenza rappresenta l’esito di disturbi della simbolizzazione e della capacità di pensare, che lasciano

l’individuo in preda ai propri impulsi.

A partire dai contributi della teoria e della tecnica psicoanalitica, vorremmo cercare di riconoscere, e distinguere nella clinica e

nella relazione paziente-famiglia-terapeuta-istituzione, i segnali della componente distruttiva e aggressiva da quella che

alimenta la spinta vitale ad esistere. Quando la prima prevale tende a riversarsi all’esterno, attraverso agiti contro l’altro,

vissuto come oggetto svuotato di ogni valore umano, o al contrario perversamente investito, oppure a indirizzarsi contro di sé,

portando alla depressione o ad azioni autolesive.

 

Venezia, 25.01-12.04.2014 "IL DOLORE PSICHICO E IL CORPO. COME SI INTRECCIANO NELLE PROBLEMATICHE DI BAMBINI E ADOLESCENTI?"; Sede: calle drio l'archivio 2464q, Venezia; Info: lingomed@messaggipec.it ; Fees= euro 255; N. crediti assegnati=15.

Il dolore psichico e il corpo

Come si intrecciano nelle problematiche di bambini e adolescenti?

Corso seminariale 2013-2014

Teatro dei Frari

Calle drio l’Archivio 2464Q-Venezia

25 gennaio 2014 - 12 aprile 2014

Sala dei Laneri

Santa Croce 131 - Venezia

22 marzo 2014

PROGRAMMA

HOTEL GALILEO

Viov( Zona Fiera)

Sabato 25 gennaio 2014

Ore 09:00-10:00 I disturbi alimentari: una questione di forma o di sostanza? (I parte) – Antonella Mauri

Ore 10:00-11:00 Discussione interattiva

Ore 11:00-12:00 I disturbi alimentari: una questione di forma o di sostanza? (II parte) – Antonella Mauri

Ore 12:00-13:00 Discussione interattiva

Sabato 22 marzo 2014

Ore 09:00-10:00 Una danza relazionale monotona: il pensiero “magro” o “grasso” in adolescenza

(I parte) – Carla Busato

Ore 10:00-11:00 Discussione interattiva

Ore 11:00-12:00 Una danza relazionale monotona: il pensiero “magro” o “grasso” in adolescenza

(II parte) – Carla Busato

Ore 12:00-13:00 Discussione interattiva

Sabato 12 aprile 2014

Ore 09:00-10:00 La relazione mente corpo (I parte) – Paolo Carignani

Ore 10:00-11:00 Discussione interattiva

Ore 11:00-12:00 La relazione mente corpo (II parte) – Paolo Carignani

Ore 12:00-13:00 Discussione interattiva

Cultura e innovazione

Progetto

Mod. 7.3/2

Pagina 1 di 6

Rev. 01

Data: 20/02/12

2

2

Ragione sociale

Lingo Communications Srl

P.IVA 04593091210

C.C.I.A.A. n. 703188

Capitale Sociale € 30.000,00 i.v.

Direzione e amministrazione

80126 Napoli - Via Cinthia – P.co San Paolo Is. 25

Tel. 081 7663737 - Fax 081 7675661

Uffici di rappresentanza

Milano – Firenze - Napoli

contact

ecm@lingomed.it

info@lingomed.it

www.lingomed.it

INFORMAZIONI GENERALI

Sede del Corso di Aggiornamento:

Teatro dei Frari

Calle drio l’Archivio 2464Q - Venezia

Sala dei Laneri

Santa Croce 131 - Venezia

Iscrizione al Corso di Aggiornamento

Euro 255,00 per Intero Ciclo

Segreteria Provider

LINGO COMMUNICATIONS SRL

Tel. 081 7663737 - Fax: 081 7675661

email: ecm@lingomed.it

Segreteria Organizzativa

Centro di Consultazione per Genitori, Bambini e Adolescenti

Tel. 041718374

centrodiconsultazionegba@yahoo.it

Responsabile scientifico dell’evento

Dott.ssa Maria Adelaide Calabrese, psicologa e psicoterapeuta

Educazione continua in medicina - ECM

Sono stati richiesti al Ministero della Salute i crediti formativi per un numero massimo di 100 medici individuati

nell’ambito della psichiatria. L’assegnazione dei crediti formativi è subordinata alla partecipazione effettiva

all’intero programma formativo, alla verifica dell’apprendimento e al rilevamento delle presenze.

Attestato di Frequenza

L’attestato di partecipazione riportante il numero di crediti formativi assegnati sarà pertanto consegnato ai

partecipanti dopo aver effettuato tali verifiche.

Variazioni

I Responsabili scientifici e la Segreteria Organizzativa si riservano il diritto di apportare al programma tutte le

variazioni che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o scientifiche.

PAROLE CHIAVE: 1) disturbi 2) adolescenza 3) dolore

TIPOLOGIA DELL’EVENTO: Corso di aggiornamento

RAZIONALE: E’ complesso il motivo per cui la sofferenza psichica venga affidata anche al corpo per esprimersi.

I relatori di questo nuovo ciclo di seminari propongono le loro riflessioni sull’intreccio tra mente e corpo e

indicano allo stesso tempo come si possano alleviare i sintomi somatici dando loro parole e significato.

 

Milano, 18.01-21.06.2014 "CLINICA PSICODINAMICA DELL'ANORESSIA-BULIMIA, DELL'OBESITA'  E DELLE NUOVE DIPENDENZE"; Sede: via Solferino, 14; Info: info@areag.net ; Fees= euro 1000; Crediti assegnati n.=50.

Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia, l’obesità e i disordini alimentari

Sede sociale: via Solferino, 14 - 20121 Milano - tel. 02.65.97.440 - fax 02.29.00.69.88

Sede di Roma: via Giambullari, 8 - 00184 Roma - tel. e fax 06.70.49.45.25

codice fiscale 97081050581 - www.bulimianoressia.it - info@bulimianoressia.it

numero verde: 800.16.56.16

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE ABA

Milano, GENNAIO – GIUGNO 2014

CLINICA PSICODINAMICA DELL’ANORESSIA-BULIMIA,

DELL’OBESITA’ E DELLE NUOVE DIPENDENZE

Sono stati richiesti i crediti ECM. Le precedenti edizioni hanno ottenuto 50 crediti.

DIRETTORE DEL CORSO

FRANCESCO COMELLI

COMITATO SCIENTIFICO

FRANCESCO COMELLI, ITALO BOSANI, VALERIO GALEFFI

FABIOLA DE CLERCQ

CALENDARIO DEL CORSO (ore totali 72)

Le lezioni si svolgeranno presso la sede

ABA in Via Solferino 14 – Milano

2

Modulo 1

Fondamenti di clinica dell’anoressia, bulimia e dell’obesità

Sabato 18 Gennaio

9.45 - 13.00

Anoressie, bulimie e obesità: l’importanza della relazione

Fabiola De Clercq – Fondatrice e Presidente ABA

L’anoressia, la bulimia e l’obesità sono forme di sofferenza profonda, oscura, che usa il corpo

come teatro dove mettersi in scena. Non si tratta di malattie dell’appettito, ma di una

posizione soggettiva che la persona assume nella sua vita. Questa scelta, inconsapevole, è

legata al tentativo di dar voce a un disagio che non ha trovato parole e luogo per esprimersi,

è un segnale per l’Altro, che non può far finta di non vedere un corpo che soffre.

Come si può ridurre "queste cose" ad un disturbo dell'alimentazione? E come si può trattare

questa sofferenza senza includere le madri (e i padri) nella terapia contando su un altra

figura che possa raccogliere le emozioni della madre al momento della nascita di questa

figlia? Come si può pensare di arrivare a cambiamenti autentici se non si riappacifica la

relazione madre e figlia? Per questo le figlie dovrebbero accedere a ciò che realmente è

significata la loro nascita, nel bene e nel male. Come ricostruirsi senza sapere? Il lavoro di

équipe serve a questo. Allo scambio tra i terapeuti, alla raccolta e all'utilizzo autentico delle

verità e dei vissuti delle figure genitoriali. Questo non c'entra con la terapia famigliare, con

l'approccio puro sistemico, c'entra con l'approccio dell'ABA, con anni di riflessioni tra persone

oneste e realmente interessate a trovare soluzioni "su misura" per chi soffre. La relazione tra

loro è l'inizio di una relazione vera con le pazienti e le loro famiglie nella quale insieme si

lavora...

De Clercq F., Tutto il pane del mondo, Bompiani, Milano 1990

De Clercq F., Donne invisibili, Bompiani, Milano 1995

De Clercq F., Fame d’amore, Rizzoli, Milano 1998

3

Sabato 18 Gennaio

14.00 - 17.15

Desiderio di… niente e l’impossibile della domanda nell’anoressia/bulimia

Martina Colledani – Psicoterapeuta Psicanalista

Cosa chiedono le persone che varcano la soglia dell’ABA?

L'anoressia e la bulimia sono esperienze che, chi ne soffre, vorrebbe da un lato estirpare,

cancellare radicalmente, far sparire e anche velocemente, dall'altra sono fenomeni che

rappresentano l’aspetto più intimo, più autentico del loro essere.

Ogni Anoressia/Bulimia paradossalmente ha una sua logica e una sua funzione che è importante

poter interrogare perché rappresenta la questione su cui quella persona si struttura: la sua verità.

Questi fenomeni da “comportamenti sbagliati” da correggere diventano allora l’occasione, il

pretesto, per condividere qualcosa di una sofferenza che altrimenti non sarebbe nominabile e che

può invece divenire esperienza di umanizzazione, attraverso l’accettazione della propria mancanza.

ABA News In nome dell’amore materno, 1999, n. 20 – 21

ABA News L’Amore dimenticato, 2000, n.24

ABA News Il corpo di mia madre, 2001 n.29

Brusa, L, Senin F (a cura di), Trauma, Abuso e Perversione Franco Angeli, Milano 2007

De Clercq F., Tutto il pane del mondo, Bompiani, 1990

De Clercq F., Fame d’amore, Rizzoli, Milano, 1998

Freud S., “La femminilità” (1932), Opere n.11, Bollati Boringhieri, Torino, 1976

Freud S., “Lutto e Melanconia” (1915) Opere n. 8, Bollati Boringhieri, Torino, 1976

Freud S., “Sessualità Femminile” (1931), Opere n. 11, Bollati Boringhieri, Torino, 1976

Galliano C., Trasformazioni della tristezza isterica allo specchio, Convegno del Campo

Freudiano in Italia, Napoli 1997

Lacan J., “Appunti Direttivi per un Congresso sulla Sessualità Femminile” (1960), Scritti

I, Einaudi, Torino, 1974

Lacan J., Il Seminario, Libro XX. Ancora (1972-73) , Einaudi, Torino, 1983

Lacan J., “Lo stadio dello specchio come formatore della funzione dell’io” (1949), Scritti

I, Einaudi, Torino, 1974

Lemoine-Luccioni E. Il Taglio Femminile, et al./Edizioni Milano 1976 (prima edizione)

Maiocchi M.T. Il taglio del Sintomo, Franco Angeli, Milano 2010

Raimbault G., Eliacheff C. Le Indomabili Leonardo, Milano 1989

Soler C., “L’istrica e L/a donna” (1993) in La Psicoanalisi n. 15, 1994

Soler C., Quel che Lacan diceva delle donne, Franco Angeli, Milano, 2005

4

Sabato 1 Febbraio

9.45 -13.00

Dalla clinica del vuoto al contatto con il dolore: introduzione ai significati

contemporanei e alle diagnosi di anoressia-bulimia-obesità

Francesco Comelli – Psichiatra, Psicanalista SPI, Didatta IIPG

Il seminario parte dall’analisi dei contenitori mentali del soggetto , compreso il proprio corpo, per

interrogarsi attorno alle questioni della contemporaneità.

Vengono prese in esame le dimensioni di interazione fra elementi interni ed esterni nella clinica

del disturbo alimentare a partire dalla chiusura del canale alimentare operato come difesa del

soggetto.

Questi presupposti possono orientare verso una diagnosi in senso ambio, comprendendo la

diagnosi della relazione, la diagnosi strutturale e la questione del significato del disturbo

alimentare.

Il vuoto della domanda verrà quindi messo in relazione con le posizioni del soggetto rispetto ai suoi

interlocutori.

Comelli F, “Relazioni di senso fra Psicosi e Dipendenze” in: L’ approccio psicoanalitico

nella cura dell’ anoressia - bulimia, a cura di D. Cosenza, Franco Angeli ed. Milano 2005

Comelli F., “Un 'esperienza di gruppo con pazienti obese"- in: Dal vuoto al pensiero a

cura di M. Novelli - Franco Angeli ed. 2004

Comelli F., “Transiti io- noi nel gruppo omogeneo”, in: Gruppi omogenei a cura di S.

Corbella, R. Girelli, S. Marinelli, Borla ed Roma 2004

Comelli F., Curare Istituzioni che curano, Mimesis ed. Milano 2009

Comelli F., “Istituzioni di cura, famiglia e soggetto fra omogeneità e identità:implicazioni

per il gruppo monotematico”, in Lavorare con il gruppo specializzato, a cura di Mirella

Curi Novelli, Franco Angeli ed 2010

Comelli F., “Generazioni di analisti, generazioni di pazienti: la distruttività non

simbolizzabile nella contemporaneità. Possibili strumenti relativi all’ analizzabilità.” In

Forme della distruttività contemporanee e percorsi di cura a cura di Catullo, Faucitano,

Nettuno, Mimesis ed. Milano 2010

I gruppi terapeutici e il contenitore istituzionale: i fattori curanti del campo istituzionale

psichiatrico e dei suoi elementi distruttivi di Francesco Comelli, Numero 27

Sul contenitore istituzionale. Contenimento e trasformazione nelle organizzazioni

contemporanee, ottobre 2011, Funzion Gamma Journal

5

Sabato 1 Febbraio

14.00 - 17.15

Anoressie bulimie e femminilità

Martina Colledani – Psicoterapeuta Psicanalista

Da anni assistiamo ad un'omologazione in cui ruoli, un tempo di appannaggio solo maschile, sono

alla portata anche delle donne. Le donne riescono molto bene a muoversi in questi contesti ma

spesso a costo di perdere qualcosa del loro essere. L'Anoressia e la Bulimia, nella loro ricerca

esasperata di perfezione senza mancanze, possono segnalare un disagio nell'includere il femminile

a livello dell'esperienza, negando la possibilità di vivere legami affettivi che includano il rischio della

perdita.

Il corpo, in questa logica, è ridotto a tubo digerente che non arriva ad includere il desiderio.

E’ trattato come una macchina al servizio della prestazione, della performance, e messo a tacere

nei suoi bisogni con meccanismi di controllo rigidissimi. Quando invece il bisogno prende il

sopravvento, il controllo drammaticamente cede nell’abbuffata bulimica, in un’alternanza che può

perpetuarsi all’infinito. Come uscire da questa ripetizione dell’identico e permettere l’incontro con la

contingenza del desiderio è la scommessa in gioco in una cura.

ABA News In nome dell’amore materno, 1999, n. 20 – 21

ABA News L’Amore dimenticato, 2000, n.24

ABA News Il corpo di mia madre, 2001 n.29

Brusa, L, Senin F (a cura di), Trauma, Abuso e Perversione Franco Angeli, Milano 2007

De Clercq F., Tutto il pane del mondo, Bompiani, 1990

De Clercq F., Fame d’amore, Rizzoli, Milano, 1998

Freud S., “La femminilità” (1932), Opere n.11, Bollati Boringhieri, Torino, 1976

Freud S., “Lutto e Melanconia” (1915) Opere n. 8, Bollati Boringhieri, Torino, 1976

Freud S., “Sessualità Femminile” (1931), Opere n. 11, Bollati Boringhieri, Torino, 1976

Galliano C., Trasformazioni della tristezza isterica allo specchio, Convegno del Campo

Freudiano in Italia, Napoli 1997

Lacan J., “Appunti Direttivi per un Congresso sulla Sessualità Femminile” (1960), Scritti

I, Einaudi, Torino, 1974

Lacan J., Il Seminario, Libro XX. Ancora (1972-73) , Einaudi, Torino, 1983

Lacan J., “Lo stadio dello specchio come formatore della funzione dell’io” (1949), Scritti

I, Einaudi, Torino, 1974

Lemoine-Luccioni E. Il Taglio Femminile, et al./Edizioni Milano 1976 (prima edizione)

Maiocchi M.T. Il taglio del Sintomo, Franco Angeli, Milano 2010

Raimbault G., Eliacheff C. Le Indomabili Leonardo, Milano 1989

Soler C., “L’istrica e L/a donna” (1993) in La Psicoanalisi n. 15, 1994

Soler C., Quel che Lacan diceva delle donne, Franco Angeli, Milano, 2005

6

Sabato 8 Febbraio

9.45 - 13.00

Il trattamento della domanda e i colloqui preliminari

Francesco Bergamin – Psicologo Psicoterapeuta

I primi colloqui rappresentano una parte fondamentale di un buon percorso psicologico.

L’attenzione verso i bisogni del paziente costituisce dunque una lente focale volta a leggere il

sintomo non solo dal punto di vista diagnostico, ma come indice del suo funzionamento più in

generale. La valutazione delle risorse, la catamnesi, il continuum deficit/conflitto, le difficoltà

riportate in colloquio dalla persona sono elementi su cui focalizzare il nostro intervento in questa

fase.

Gislon M.C. (1988), Il colloquio clinico e la diagnosi differenziale, Bollati, Boringhieri,

Torino

Gislon M.C. (2000), La specificità dei bisogni come strumento di valutazione diagnostica,

Dialogos Edizioni, Bergamo

Zapparoli G.C. (1987), La Psicosi e il segreto, Bollati, Boringhieri, Torino

Zapparoli G.C. (2008), Psicopatologia grave. Una guida alla comprensione e al

trattamento, Dialogos Edizioni, Bergamo

7

Sabato 8 Febbraio

14.00 – 16.45

Disturbi alimentari al maschile

Francesco Bergamin – Psicologo Psicoterapeuta

L’anoressia nervosa, e i disturbi alimentari in generale, sono da sempre considerati patologie

riguardanti quasi esclusivamente la popolazione femminile; oggi non è più così: da qualche anno si

è registrato un netto incremento di casi al maschile, vuoi perché questa premessa di genere è stata

ridimensionata ed è diventato più “lecito” per un uomo chiedere aiuto, vuoi perché a livello sociale

certe differenze di genere, a livello identificatorio, si vanno assottigliando.

La clinica deve quindi aggiornarsi rispetto a questa nuova prospettiva, che comporta bisogni e

ostacoli diversi rispetto alla sua variante femminile. Con questo contributo cercheremo, attraverso

la presentazione e l’analisi di alcuni casi, di identificarne alcuni che ci possano essere utili in tale

direzione.

Andersen, R.E., et al. (1995). Weight loss, psychological and nutritional patterns in

competitive male body builders. International Journal of Eating Disorders, 18, 49-57

Fichter, M.M. & Daser, C. (1987) Symptomatology, psychosexual development and

gender identity in 42 anorexic males. Psychological Medicine, 17, 409-418

Kearney-Cooke, A. & Steichen-Asch, P. (1990). Men, Body Imagine, and Eating

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Vandereychen W, Van den Brouke S. Anorexia nervosa in males. Acta Psychiatric Scand,

1984, 142:362-363

16.45 – 17.15 Verifica scritta

8

Modulo 2

Aspetti fenomenologici strutturali e diagnostici delle patologie dell’alimentazione

Sabato 1 Marzo

9.45 - 13.00

La domanda del genitore oggi. Sequenze cliniche

Italo Bosani - Psicoterapeuta Psicanalista

Dando fondamento ad una nuova pratica clinica, la ricerca in ABA ha evidenziato nel

coinvolgimento dei familiari all’interno del percorso terapeutico, uno dei fattori prognostici più

efficaci, spesso decisivi, nel trattamento dei disturbi alimentari dei figli.

Per dispiegare tutta la sua potenzialità terapeutica, tuttavia, la domanda dei genitori necessita di

uno specifico lavoro preliminare. Questo spazio sarà dunque dedicato allo studio e alla conduzione

dei colloqui preliminari, alle caratteristiche della richiesta d’aiuto dei genitori (dalla genericità alla

soggettivazione), al riconoscimento e all’analisi delle principali difese. Si tratterà di evidenziare una

logica del trattamento facendo buon uso degli strumenti e delle coordinate principali della

psicoanalisi e di altri approcci clinici, affidandosi altresì all’aiuto che solo la casistica clinica può

offrire.

Menghi C., Pace P., Il trattamento della famiglia, Franco Angeli, Milano 1999

Zoja L., Il gesto di Ettore, Bollati Boringhieri, Torino 2000

Thompson E., Genitori che amano troppo, Mondadori, 2008

Recalcati M., Il complesso di Telemaco, Feltrinelli, Milano 2013

9

Sabato 1 Marzo

14.00 – 17.15

Rivelazione e trattamento dell’abuso

Fabiola De Clercq – Fondatrice Presidente ABA

L’esperienza di cura dell’ABA ha dato testimonianza dell’elevata incidenza di traumi che

caratterizzano la storia delle persone sofferenti di anoressia-bulimia. I colloqui preliminari, così

come le terapie di gruppo hanno messo in luce la gravità degli episodi che hanno caratterizzato la

storia di vita di queste persone e l’importanza di trovare un luogo che potesse consentire ad esse

di tradurre l’accaduto in parola. La cecità del terapeuta che non vede o non accoglie dando alla

rilevazione del trauma scarsa importanza è soltanto un modo di colludere con l’abusante, che

provoca una ripetizione dell’orrore incontrato nel momento traumatico.

Si cercherà di interrogarsi e riflettere sulla responsabilità non solo etica, ma anche come persona di

chi non solo è deputato alla cura ma a cui si indirizza il racconto del trauma, impossibile da

dimenticare e contemporaneamente impossibile da dire nella sua essenza.

Hirigoyen Marie-France, Molestie morali, Einaudi, Torino 2000

10

Sabato 15 Marzo

9.45 - 13.00

C’era una volta l’emozione: disturbi alimentari e infanzia

Dora Aliprandi - Psicologa Psicoterapeuta

L’incontro con il cibo per il bambino è anche un incontro con l’amore, perché l’esperienza del

soddisfacimento del bisogno primordiale della fame accade all’interno di una relazione con un altro

che si prende cura di lui. Quindi il cibo ha sin dall’inizio anche una dimensione psicologica,

dimensione che rimanda al rapporto tra il bambino e i genitori, in primis la madre.

L’atto nutritivo non è caratterizzato solo dal piano del bisogno ma si lega indissolubilmente al piano

della manifestazione dell’amore. Basti pensare all’atto dell’allattamento: con il nutrimento ciò che

passa è l’affetto, il prendersi cura (care-giving).

In questo modo il cibo si lega indissolubilmente alla dimensione relazionale e affettiva. Il valore del

cibo come luogo simbolico in cui convergono vissuti, esperienze ed emozioni, perdura per tutta la

vita. Il disfunzionamento del comportamento alimentare assume, dunque, il valore di messaggio.

A volte sono delle fasi di inappetenza o di voracità di tipo transitorio, altre volte assumono la

caratteristica di un vero e proprio disturbo del comportamento alimentare. Durante l’intervento

verranno discusse le posizioni dei principali autori che si sono occupati di disturbi alimentari

nell’infanzia (Brusset, Kreiser) e verrà proposto il punto di vista dell’Infant Research e del

contributo in questo ambito. La discussione sarà sostenuta da vignette cliniche e filmati.

Bowlby J. (1969) Attaccamento e perdita tr. It. Boringhieri, Torino, 1972

Brusset B. (1979), L’anoressia mentale del bambino e dell’adolescente tr. It. Borla,

Roma, 1992

Stern D. (1985), Il mondo interpersonale del bambino tr. It. Boringhieri, Torino, 1987

11

Sabato 15 Marzo

14.00 – 17.15

Disturbi alimentari in pazienti stranieri

Sara Bruni - Psicologa Psicoterapeuta

La lezione verterà maggiormente sulle tematiche relative ai disturbi alimentari nella popolazione

straniera con riferimento ad un gruppo terapeutico di donne migranti. Verranno proposte vignette

cliniche e sarà incoraggiata la discussione di gruppo. Una riflessione su quanto il trauma della

migrazione vada ad incidere nella relazione il disturbo alimentare e quanto il corpo possa divenire

per il migrante veicolo e strumento di comunicazione di disagi invisibili.

Bion W.R.,(1971), Esperienze nei gruppi, Armando, Roma, 2004

Curi Novelli M. (a cura di), Dal vuoto al pensiero. L’anoressia dal vertice psicoanalitico,

Franco Angeli, Milano, 2004

Grinberg L&R.(1984), Psicoanalisi dell’emigrazione e dell’esilio, Franco Angeli, Milano,

1991

Neri C., La torre di Babele: lingua e appartenenza, spazio tempo nello stato gruppale

Nascente, in Gruppo e Funzione Analitica I- 2/3, Maggio-Dicembre, 1979

Neri C., Gruppo, Borla, Roma, 2001

Salvatore Inglese, Un secolo che ha fame: appunti per una lettura etnopsichiatrica delle

patologie anoressiformi

12

Sabato 22 Marzo

9.45 - 13.00

La valutazione clinico-psicodiagnostica integrata dei disturbi del comportamento

alimentare

Sabina Albonetti – Psicologa Psicoterapeuta, Dottore di Ricerca in Psichiatria e Scienze Relazionali, Didatta

AIIP

La psicodiagnosi clinica scientificamente fondata si basa su un’integrazione della valutazione

nosografico-descrittiva (categoriale) con quella funzionale (dimensionale), che procede nell’analisi

funzionale dell’Io per capire come un particolare individuo che presenta una forma di

psicopatologia funziona mentalmente, nel modo unico che rappresenta (al di là delle classificazioni

nosografiche).

L’analisi delle funzioni dell’Io consente di enucleare il manifestarsi concreto delle funzioni mentali

di un determinato individuo (percezione, memoria, organizzazione del pensiero, capacità

organizzativo-previsionali ed esecutivo decisionali, assetto psicodinamico strutturale).

La valutazione funzionale-dimensionale è tanto più importante quanto più, come nel caso dei

disturbi alimentari, la stessa diagnosi può riferirsi ad aspetti funzionali che mostrano livelli molto

diversi di compromissione, la cui definizione è determinante per l’indicazione del percorso di cura e

per la prognosi.

In quest’ottica saranno presentati gli strumenti psicodiagnostici che contribuiscono alla valutazione

integrata: dall’approccio nosografico del DSM-V (interviste cliniche semistrutturate e inventari, in

particolare il MMPI-2, il MCMI-III e l’EDI-3) all’analisi dimensionale (test di Rorschach, Test di

Appercezione Tematica e Blacky Pictures) attraverso la valutazione della personalità secondo il

modello di diagnosi strutturale di Kernberg (Versione italiana della Structured Interview of

Personality Organization: STIPO).

ALBONETTI S., CLERICI M., ZAPPULLI D., PAPA R., PENATI G., Alexitimia al test di

Rorschach nell'anoressia nervosa. Atti del XXXVIII Congresso Nazionale della Società

Italiana di Psichiatria, Salsomaggiore Terme, 20-26 ottobre 1991. In: Numero Speciale

della Rivista "Gnosis - Esperienze neuropsichiatriche", vol. I, Omnia Ed., Palermo 1993,

31-32.

ALBONETTI S., DAMONTI A., LUGO F., CLERICI M., PAPA R., PENATI G., L'alexitimia al

test di Rorschach in un campione di pazienti obesi gravi. In: MONTORSI M., ZENNARO

F.(Eds.) , General Surgery, Ed. Monduzzi, Bologna 1990, 335-339.

ALBONETTI S., DAMONTI A., CLERICI M., PAPA R., PENATI G., Studio psicodinamico

mediante il test di Rorschach di un gruppo di pazienti obesi gravi. In: MONTORSI M.,

ZENNARO F. (Eds.), Genaral Surgery, Ed. Monduzzi, Bologna 1990, 351-354.

ALBONETTI S., LUGO F., DAMONTI A., CLERICI M., PAPA R., PENATI G., Identificazione

sessuale al test di Rorschach in un gruppo di pazienti obesi gravi. In: MONTORSI M.,

ZENNARO F. (Eds.), General Surgery, Ed. Monduzzi, Bologna 1990,359-362.

ALBONETTI S., CLERICI M., Il problema della diagnosi differenziale al Test proiettivo di

Rorschach. In: CLERICI M., LUGO F., PAPA R., PENATI G., Disturbi alimentari e

contesto psicosociale. Franco Angeli, Milano 1996, 93-109.

ALBONETTI S., CLERICI M., La valutazione diagnostica. Affettività, sessualità e aspetti

psicodinamici. In: CLERICI M., LUGO F., PAPA R., PENATI G., Disturbi alimentari e

contesto psicosociale. Franco Angeli, Milano 1996, 302-324.

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del MMPI-A. Tr. It. Giunti O.S., Firenze 1996.

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strutturale di personalità secondo il modello di Kernberg. Raffaello Cortina Ed.,

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e affettività: il controllo del colore e del chiaroscuro nel test di Rorschach. In:

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e capacità relazionali nel test di Rorschach somministrato a un gruppo di pazienti obesi

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contesto socio-familiare di pazienti obesi gravi trattati chirurgicamente. In: MONTORSI

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Psichiatria, Salsomaggiore Terme 20-26 ottobre 1991. In: Numero Speciale della Rivista

"Gnosis - Esperienze neuropsichiatriche", vol. I, Omnia Ed

16

Sabato 22 Marzo

14.00 - 17.15

La relazione con l’adolescente ed il suo corpo in-fame:

pensieri e vissuti nella mente del terapeuta

Dora Aliprandi - Psicologa Psicoterapeuta

‘Niente di male se per una volta sfido l’universo per vedere se esso è dalla mia parte, ma se questa

sfida la ritento continuamente, e in modo sempre più incalzante, m’imbarco in un’impresa il cui

unico risultato sarà di dimostrare che l’universo mi odia’. (Gregory Bateson)

La dimensione centrale nell’adolescenza è quella del rischio: è un modo che l’adolescente ha di

provare a se stesso e alla realtà il suo grado di onnipotenza, uno strumento per provare la propria

esistenza e sentirsi vivi (ad esempio, comportamenti a rischio, autolesionistici e assunzioni di

droghe).

L’adolescenza può configurarsi come un periodo critico di insorgenza di DCA per diversi aspetti:

innanzitutto il cibo si inserisce all’interno di una serie di relazioni e di rapporti affettivi e rimanda

alle loro dinamiche e implicazioni psicologiche. Inoltre i numerosi cambiamenti fisici e psicologici

che l’adolescente si trova a dovere affrontare, la ricerca difficoltosa e spesso dolorosa di un’identità

e la centralità che l’immagine corporea viene ad assumere all’interno di tali processi, pongono il

corpo come il palcoscenico ideale sul quale mettere in scena il proprio disagio interiore. Il corpo

diviene portatore di segnali evidenti, taciuti, spesso non facilmente codificabili e comunicabili:

marchi di appartenenza posti su un corpo vissuto come estraneo.

Si vive nell’illusione che, cambiando il proprio corpo si potrà cambiare anche la propria vita e il

pensiero del cibo, sia nella forma del rifiuto che in quella della divorazione infinita, terrà al riparo

dal dolore e dalle emozioni, consentendo un’utopica autonomia e un’illusoria anestesia da un

dolore insopportabile e indicibile. La discussione sarà accompagnata da vignette cliniche e filmati

inerenti al tema.

G.P. Charmet (2009) Fragile e spavaldo. Ritratto dell’adolescente di oggi, Ed. La Terza

S. Ciacci, S. Giannini (2007) Accompagnare gli adolescenti, Ed. Erickson

W. Golding (2001), Il signore delle mosche, Ed. Mondadori

E. Riva (2009), Adolescenza e Anoressia, Raffaello Cortina Editore

17

Sabato 5 Aprile

9.45 - 13.00

Legami deliranti

Marco Riva – Psichiatra Psicanalista

Il racconto di un incontro virtuale con la voce di Sigmund Freud che, nel dicembre del 1938 dai

microfoni della BBC, racconta della nascita neurologica della psicoanalisi. Verrà affrontata la

questione dei legami patologici nosograficamente descritti come deliranti, passando dal piano duale

a quello psico-sociale. Conseguentemente sarà trattato il tema darwiniano del contagio emotivo

attraverso eredi come Lorenz e Harlow sino a Bowlby con la Teoria dell’attaccamento e i Modelli

Operativi Interni. La telepatia, l’identificazione proiettiva e la simulazione incarnata orientano

ulteriormente il discorso sulla mente pre-simbolica ed in particolare sugli automatismi mimetici. Il

discorso si puntualizza sul mondo contemporaneo come caratterizzato da un regime di dipendenza

implicante una estroflessione dell’inconscio che esita in ciò che l’autore definisce Esconscio.

L’Esconscio dell’analista, magneticamente presente nelle relazioni analitiche, non è interpretabile o

trasformabile ma solo, forse, percepibile. [PAROLE CHIAVE: attaccamento, contemporaneità,

“esconscio”, legami, mimetismo]

Aarendt H., La banalità del male (Eichmann a Gerusalemme) Feltrinelli, 2005

Bion, W. R., Attenzione e interpretazione. Armando ed., Roma, 1973

Cuzzolaro M., Terapia farmacologica dei disturbi del comportamento alimentare. Kurtis

ed., 2000

Galimberti, U., Psiche e techne. G. Feltrinelli ed., Milano,1999

Maffesoli M., Icone d’oggi. Sellerio ed., 2009

McWilliams N., La diagnosi psicoanalitica. Struttura della personalità e processo clinico.

Astrolabio ed., 1999

Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV-TR), 2000. Traduzione

italiana Masson, Milano, 2001

Marcuse H., L'uomo a una dimensione. Einaudi, 1967

Riva M., “Nuova normalità, nuovi casi.” In: La cura del contesto nel disagio psichico.

Quattroventi ed. Urbino 2006

18

Sabato 5 Aprile

14.00 – 17.15

Obesità e nuovi disturbi alimentari: binge-eating, ortoressia e vigoressia

Elisabetta Sampietro Calderon - Psicologa, Specializzanda in Psicoterapia

Lo scopo dell’intervento sarà quello di condividere quanto emerso nell’esperienza con un gruppo di

pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica. Il gruppo inteso come spazio comune di reciproco

confronto, sostegno e cambiamento. Si prenderanno in esame i fattori psicologici che

predispongono all’obesità: temperamento, difficoltà a riconoscere fame e sazietà, compromissione

della capacità di percepire, identificare e descrivere verbalmente gli stati emotivi propri ed altrui,

difficoltà di autonomizzazione (in adolescenza). Partendo dall’obesità, si parlerà anche dei nuovi

disturbi alimentari quali il Binge Eating Disorder (BED - il disturbo da alimentazione incontrollata),

la Night Eating Syndrome (NES - la sindrome della condotta alimentare notturna), l’ortoressia

(l’ossessione del cibo salutare) e la vigoressia o anoressia inversa (ossessione per la propria massa

muscolare quale sintomo di forza e vitalità). Le tematiche sopra esposte saranno affrontate in

stretta relazione con quanto emerso nell’esperienza del gruppo.

Bion W., Apprendere dall’esperienza, Armando Editore, 2009

Comelli F., "Un 'esperienza di gruppo con pazienti obese"- in: Dal vuoto al pensiero,

L’anoressia dal vertice psicoanalitico a cura, di M. Novelli, Franco Angeli Editore, 2004

Curi Novelli M., Dal vuoto al pensiero, L’anoressia dal vertice psicoanalitico, Franco

Angeli Editore, 2004

Curi Novelli M., (a cura di) Lavorare con il gruppo specializzato, Teoria e clinica, Franco

Angeli Editore, 2010

Cuzzolaro M. Obesità e binge eating disorder. Nascita di una nuova diagnosi psichiatrica,

Psichiatria di Comunità 2002; 1: 86-94

DSM IV, Manuale diagnostico - statistico dei disturbi mentali, Ed. Masson, Milano, 1996

Grotstein J. S., Un raggio di intensa oscurità, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2010

ICD-10, Ed. Masson, Milano, 1994

Mitchell J, Devlin M, de Zwaan M, et al. Binge eating disorder. Clinical foundations and

treatment, New York, Guilford, 2008

McWilliams Nancy, Psicoterapia psicoanalitica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2006

Neri C., Gruppo, Edizioni Borla, Roma, 2011

Recalcati M., Zuccardi Merli U., Anoressia, bulimia e obesità Ed. Bollati Boringhieri,

Torino 2006

Recalcati M., Il soggetto vuoto, Ed. Erickson, 2011

SIO-ADI "Manuale degli Standard Italiani per la cura dell'Obesità" SIO-ADI 2012

Winnicott W. D., Gioco e realtà, Armando, Roma, 1971

Winnicott W. D., Sviluppo affettivo e ambiente, Armando, Roma, 1970

Yager J., Binge eating disorder: the search for better treatments, Am J Psychiatry 2008;

165: 4-6

19

Sabato 12 Aprile

9.45 - 13.00

Comorbidità e nuove dipendenze

Francesca Cangiotti – Psicologa Psicoterapeuta

Con il termine “disturbi del comportamento alimentare” la nosografia psichiatrica attuale identifica

un insieme di condizioni morbose apparentemente eterogenee ma a ben vedere caratterizzate da

un nucleo psicopatologico comune. Tali patologie si qualificano, tra le altre cose, per l’associazione

pressoché costante con altre dimensioni psicopatologiche.

Come è noto a partire dalla terza edizione del DSM è stata incoraggiata in modo crescente la

possibilità di portare più di una diagnosi relativa allo stesso soggetto. Con il termine “comorbidità”

si è così indicata la possibilità di individuare nello stesso individuo la presenza, contemporanea o in

successione, di patologie differenti. Il concetto di comorbidità è stato tuttavia molto dibattuto e

fatto oggetto di numerose critiche: è difficile infatti pensare alla coesistenza di più problematiche

psicopatologiche nello stesso soggetto solo come alla coesistenza di più patologie, senza

considerare invece come queste patologie siano tra loro collegate, come siano cioè parte della

stessa persona e della stessa storia di vita. Nel campo delle tossicodipendenze questo

atteggiamento ha dato luogo, ad esempio, alla tendenza a pensare all’abuso di sostanze come un

fenomeno a sé stante, di natura prevalentemente tossicologica, senza necessariamente un

correlato di tipo psicopatologico. Si è così ricorsi al concetto di “doppia diagnosi” per riferirsi al caso

di una sovrapposizione dei due problemi, senza considerare la possibilità di un intreccio

inestricabile tra i due piani.

A partire da questa premessa di carattere metodologico questo spazio tenta di esplorare i punti di

contatto tra i disturbi alimentari e gli altri disturbi di asse I e di asse II del DSM, con particolare

riferimento alle tossicodipendenze.

Bion W., Apprendere dall’esperienza, Armando Editore, 2009

American Psychiatric Association (1994). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi

mentali, IV ed. (DSM IV), Masson, Milano, 1995

Correale A., Cangiotti F., Zoppi A. (2013), Il soggetto nascosto. Un approccio

psicoanalitico alla clinica delle tossicodipendenze, Franco Angeli, Milano.

Jaspers K. (1913), Psicopatologia generale, Il Pensiero Scientifico, Roma, 1964.

Van Praag H. (1993), “Make-believes” in psychiatry or the perils of progress, Brunner-

Mazel, New York.

20

Sabato 12 Aprile

14.00 – 16.45

Laboratorio esperienziale di intervisione

Francesco Bergamin – Psicologo Psicoterapeuta

Il laboratorio esperienziale di intervisione è stato introdotto all’interno del percorso formativo del

corso di specializzazione ABA come momento di approfondimento di aspetti clinici attraverso la

costruzione di un caso clinico in gruppo.

In questo senso, analogamente al lavoro dell’equipe, si vuol porre la centralità della dimensione

istituzionale e dell’integrazione dei saperi nella clinica dell’anoressia-bulimia mediante uno sguardo

allargato sul caso ed il contributo dei singoli operatori nella ricostruzione del caso.

Gli elementi che verranno posti in evidenza sono:

- Lettura della situazione portata: ricostruzione della storia, sue contingenze, e di come il

soggetto sia arrivato a chiedere aiuto

- Dal problema alimentare alla domanda di cura: come l’ascolto e l’intervento clinico possono

favorire l’emergere di una domanda soggettiva

- L’attenzione alla famiglia e alla rete dei legami della persona, quale implicazione, funzione e

possibile implicazione del contesto

- Pensare gli interventi come legati alla messa in gioco dell’operatore e al suo desiderio

secondo una logica non standard della cura

16.45 – 17.15 Verifica scritta

21

Modulo 3

Trattamento gruppale, trattamento integrato e aspetti socio-culturali

Sabato 10 Maggio

9.45 - 13.00

Il medico in ABA

Monica Bricchi – Medico Anestesista Rianimatore, Clinico di Direzione sanitaria Istituto Neurologico Besta

I questo spazio verrà valutato l’impatto della figura del medico sul corpo reale e immaginario dei

pazienti con disturbi alimentari. A partire dalla peculiarità di questo tipo di pazienti il lavoro

riguarderà l’approccio non massificante e non violento del medico che si avvicina ad un confine

somatico sofferente, ma incluso nelle difese psichiche.

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Sabato 10 Maggio

14.00 - 17.15

Trasformazioni della famiglia e mutamenti delle dinamiche di coppia.

Presentazione di sequenze cliniche del gruppo genitori.

Italo Bosani - Psicoterapeuta Psicanalista

Ogni teoria della clinica e ogni modello di intervento terapeutico non possono prescindere dal

contesto antropologico, storico e sociologico in cui operano. Ancora di più quando tale contesto è

caratterizzato da ritmi evolutivi molto rapidi. È dunque necessario delineare ed approfondire le

principali trasformazioni dell’Istituto Familiare, le mutazioni intervenute nel legame di coppia

genitoriale e le inevitabili conseguenze nel rapporto con i figli.

Si approfondirà lo studio e la conduzione del gruppo genitori: dalla fondazione ai diversi momenti

del lavoro di gruppo evidenziando le particolari caratteristiche cliniche del gruppo genitori, con

particolare riferimento alla specificità della posizione del terapeuta in tali gruppi.

De Clercq F., Recalcati M, a cura di, (1977), I gruppi ABA, l’esperienza della formazione,

Milano, Franco Angeli Editore

23

Sabato 24 Maggio

9.45 - 13.00

Il vertice gruppale nel trattamento dei disturbi alimentari

Valerio Galeffi – Psicoterapeuta Psicanalista

Il lavoro svolto con pazienti affetti da disturbo alimentare, all'interno di una cornice gruppale, offre

l'opportunità di un'ampia riflessione, che si estende attraverso una serie di comportamenti

caratterizzati principalmente da movimenti di fusionalità e individuazione. La condivisione che

diventa un primo elemento su cui stabilire un legame, all'interno del gruppo, viene a promuovere

uno scambio trasformativo attivando cosi l'area di pensabilità, che non comprende più soltanto il

sintomo ma la storia personale dell'individuo ed anche del gruppo.

Bion W. R. (1971), Esperienze nei gruppi, Armando Editori

Corbella S.,Girelli R.,Marinelli S.(a cura di) (2004), Gruppi omogenei, Ed. Borla

Jaffè R. (2004), Ripetizioni nel tempo e microtrasformazioni.Dieci anni di lavoro con un

gruppo di pazienti anoressiche e bulimiche, in funzione Gamma 14

Kaes R.,Faimberg H.,Enriques M.,Baranes J.J. (1995), Trasmissione della vita psichica tra

generazioni, Ed. Borla

Marinelli S. (2005), Il gruppo e l'anoressia, Raffaello Cortina

Neri C. (1998), Gruppo, Ed. Borla

Semi A.(a cura di) (1997), Trattato di psicoanalisi, Ed. Raffaello Cortina, Vol.1 cap. 12,

Vol.2 cap.9

24

Sabato 24 Maggio

14.00 - 17.15

Il gruppo multifamigliare nella prospettiva transgenerazionale

Francesca Borgogno - Psicologa Psicoterapeuta

Questo spazio sarà dedicato all’approfondimento del ruolo del padre e della sua importanza nella

crescita dei figli. Verrà spiegato come si sviluppa normalmente l'essere umano all'interno della

famiglia, come esso può ammalarsi e come possa curarsi all'interno del nucleo familiare. In

particolare si parlerà del terapeuta come colui che può assumere la funzione di terzo, di padre e in

questo senso inserirsi nella relazione patologica tra madre-paziente.

Verranno poi riportati degli esempi clinici tratti dal percorso di gruppo multifamiliare.

Bowlby J, Attachment and loss. Vol 1: Attachment, The Hogart Press, London [trad. it.

Attaccamento e perdita. Vol. 2: La separazione dalla madre, Boringhieri, Torino, 1978]

Bychowski G., Interaction between psychotic partners: II schizophrenic partners, in

Eisenstein V. W. (a cura di), Neurotic interaction in marriage, Basic Books, New York,

1956, pagg. 135-147

Comelli F., Generazioni di analisti, generazioni di pazienti: la distruttività non

simbolizzabile nella contemporaneità. Possibili strumenti relativi all’analizzabilità, in

Catullo D., Fauciano S., Nettuno A. (a cura di), Forme della distruttività contemporane e

percorsi di cura, Mimesis, Urbino, 2010, pagg. 1-23

García Badaracco J.:

- (1978) La familia como contexto real de todo proceso terapéutico, in Terapia Familiar,

1, pagg. 9-16

- (1979a) Introducción de la problemática familiar en el proceso terapéutico del paciente

psicótico, in Revista Terapia Familiar, 3, 10-24

- (1979b) Zemborain, E.: El complejo de Edipo a la luz de la experiencia clínica con

paciences psicóticos, in Revista Uruguaya de Psicoánalisis, 59, pagg. 59-90

- (1985) Identificación y sus vicisitudes en las psicosis. La importancia del concepto de

“objecto enloquecedor”, in Revista de Psicoánalisis, XLII:3, pagg. 495-514

- (1990) Comunidad terapéutica psicoánalitica de estructura multifamiliar, Editorial

Tecnipublicaciones S.A. [trad. it. La comunità terapeutica psicoanalitica di struttura

multifamiliare, FrancoAngeli Editore, Milano, 1997]

- (1991) Conceptos de cambio psíquico: aporte clínico, in Revista de Psicoánalisis,

XLVIII: 2, pagg. 213-242

- (1992) “Psychic Change and Its Clinical Evaluetion”, Int. J. Psycho-Anal., vol. 73, N. 2,

pagg. 209-220

- (2000) Psicoanálisis Multifamiliar - Los otros en nosotros y el descubrimiento del símismo,

Paidós, Buenos Aires, [trad. it. Psicoanalisi Multifamiliare - Gli altri dentro di noi e

la scoperta di noi stessi, Bollati Boringhieri, Torino, 2004]

Gear M. C. e Liendo E. C., Psicoterapia estructural de la pareja y del grupo familiar,

Nueva Visión, Buenos Aires, 1973

Mahler M. S., Pine F., Bergmann A. (1975), The psychological birth of the human infant,

Hutchinson, London, [trad. it. La nascita psicologica del bambino, Borighieri, Torino,

1978]

25

Lacan J. (1949), Le stade du mirroir comme formateur de fonction du “Je”, in Ecrits,

Seuil, Paris, 1977 (trad. it. Lo stadio dello specchio come formatore dell’Io, in Scritti,

Einaudi, Torino, 1974, vol. I)

Lieberman D., Teoria de la comunicación en terapéutica psicoanalitica, Ed. Eudeba,

Buenos Aires, 1962

Kohut H., The Analysis of the Self: Systematic Approach to Treatment of Narcissistic

Personality Disorders, International Universities Press, New York 1978 [trad. it.

Narcisismo e analisi del Sé, Bollati Boringhieri, Torino, 1976]

Pichon-Rivière E., El proceso grupal. Del psicoanálisis a la psicología social, Nueva Vision

SAIC, Buenos Aires, 1971 [trad. it. Il processo gruppale. Dalla psicoanalisi alla psicologia

sociale, Libreria Editrice Lauretana, Loreto, 1985]

Searles H.F., The Effort to Drive the Other Person Crazy: an Element in the Aetiology

and Psychoterapy of Schizophrenia, (1959) in Searles 1965 [trad. it. Il tentativo di far

impazzire l’altro partecipante al rapporto: una componente nell’eziologia e della

psicoterapia della schizofrenia (1959), in Searles (1965)]

Winnicott D. :

- (1958) Through Paediatrics to Psycho-Analysis, Tavistock Publications, London

[trad. it. Dalla pediatria alla psicoanalisi, Martinelli, Firenze, 1975]

- (1967) Mirror Role of Mother and Family in Child Development, in Play and Reality,

Tavistock, London, 1971 (trad. It. La funzione di specchio della madre e della famiglia

nello sviluppo infantile, in Gioco e realtà, Armando, Roma, 1974)

- (1965) Maturational Processes and the Facilitating Environment: Studies in the

Theory of Emotional Development, Karnac Books, London [trad. it. Sviluppo affettivo

e ambiente. Studi sulla teoria dello sviluppo affettivo, Armando, Roma, 1970]

- (1971) Play and Reality, Tavistok Publications, London, (1971) [trad. it. Gioco e

Realtà, Armando Editore, Roma, 1974]

Wright K., Vision and Separation: Between Mother and Baby, Free Association Press,

London, 1991 (trad. it. Visione e separazione, Borla, Roma, 2000).

26

Sabato 7 Giugno

9.45 - 13.00

I disturbi alimentari e il reparto di neuropsichiatria infantile

Renata Nacinovich - Medico, Neuropsichiatra infantile, Psicanalista, Membro Associato della SPI e dell’IPA,

Ricercatore presso l’Università di Milano Bicocca.

La clinica di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza di Monza dispone di in ambulatorio

specialistico per i Disturbi alimentari e di un reparto per acuti dove è possibile effettuare ricoveri di

breve-media durata

L’esperienza clinica sviluppata dal 1987 e l’ampia casistica di pazienti gravi afferenti presso il nostro

servizio ha mostrato la necessità di sviluppare un progetto di lavoro diagnostico e terapeutico

orientato ad integrare gli aspetti nutrizionali e gli aspetti affettivo-emotivi.

La prima valutazione può essere effettuata in regime ambulatoriale o in regime di ricovero

ordinario qualora venga fatta esplicita richiesta dai genitori e/o dai clinici invianti in relazione alle

gravi condizioni cliniche del paziente. Durante questa prima valutazione vengono effettuati colloqui

clinici con i pazienti e i genitori per approfondire il quadro psicologico e si valutano le condizioni

fisiche della paziente con eventuali consulenze specialistiche. In seguito viene proposto un progetto

terapeutico presso il nostro DH.

Il Day Hospital terapeutico per disturbi del comportamento alimentare nasce nel 2006 dall’esigenza

di mettere a disposizione dei pazienti e delle loro famiglie una struttura terapeutica di II livello che

fornisca uno spazio di continuità temporale tra l’acuzie e criticità delle condizioni psicofisiche e la

comprensione delle difficoltà psicopatologiche.

In DH vengono effettuati il monitoraggio delle condizioni psicofisiche, esami di laboratorio e

strumentali e consulenze specialistiche. Il pranzo è organizzato secondo la dieta individuale

precedentemente concordata. Si effettuano inoltre colloqui clinici ad orientamento psicodinamico

per il paziente e per la coppia genitoriale, attività psicoeducative di gruppo per i pazienti ed un

lavoro di gruppo di sostegno alle coppie genitoriali.

La necessità di un DH terapeutico così organizzato nasce dal fatto che difficilmente patologie così

gravi e complesse, che coinvolgono tutta la famiglia, possono essere curate attraverso una presa in

carico esclusivamente ambulatoriale.

27

Sabato 7 Giugno

14.00 - 17.15

Laboratorio esperienziale di intervisione

Annalisa Cerri - Psicologa Psicoterapeuta

Il laboratorio esperienziale di intervisione è stato introdotto all’interno del percorso formativo del

corso di specializzazione ABA come momento di approfondimento di aspetti clinici attraverso la

costruzione di un caso clinico in gruppo.

In questo senso, analogamente al lavoro dell’equipe, si vuol porre la centralità della dimensione

istituzionale e dell’integrazione dei saperi nella clinica dell’anoressia-bulimia mediante uno sguardo

allargato sul caso ed il contributo dei singoli operatori nella ricostruzione del caso.

Gli elementi che verranno posti in evidenza sono:

- Lettura della situazione portata: ricostruzione della storia, sue contingenze, e di come il

soggetto sia arrivato a chiedere aiuto

- Dal problema alimentare alla domanda di cura: come l’ascolto e l’intervento clinico possono

favorire l’emergere di una domanda soggettiva

- L’attenzione alla famiglia e alla rete dei legami della persona, quale implicazione, funzione e

possibile implicazione del contesto

- Pensare gli interventi come legati alla messa in gioco dell’operatore e al suo desiderio

secondo una logica non standard della cura

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Sabato 21 Giugno

9.45 - 13.00

L'equipe e la preclinica: le terapie mediante la cultura

Simona Faucitano - Filosofo, Pedagogista, Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di

Milano-Bicocca

Il problema della deculturazione inteso come processo di cancellazione simbolica dei tratti specifici

di una cultura e il suo rapporto con l’offerta terapeutica tradizionale emerge come centrale nel

percorso educativo sperimentale condotto con una paziente anoressico-bulimica. Il tema-problema

della deculturazione viene esaminato in relazione alla sua prima concettualizzazione in ambito

antropologico, fino all'ultima, radicale, teorizzazione latoucheana. Ne vengono infine sottolineati

forma ed effetti nella cultura occidentale contemporanea e, sporgendosi sul crinale tra cultura e

disturbo mentale, la portata nel riorientare lo sguardo rispetto all´anoressia-bulimia in quanto caso

esemplare di un disagio contemporaneo che investe radicalmente il senso e il destino

dell’appartenenza della cultura occidentale alla storia delle culture, nonché delle loro relazioni e

infine della posizione acculturante dei curanti.

L'anoressia-bulimia come malessere culturalmente connotato quindi investe lo spazio e il suo

potenziale simbolico all'interno del paesaggio urbano. In questa cornice si distinguerà tra tratto

culturale e tratto psicopatologico passando attraverso la comune matrice della desimbolizzazione

dello spazio: lo spazio come esteriorità estraniante e il corpo come matrice di delocalizzazione. Si

vedrà inoltre come lo stress autogeno sia condizione dell'identità individuale e come questo emerga

nella ricerca della perfezione e del benessere, come l'estetizzazione diffusa e l'inettitudine

descrittiva siano segni della quotidianità anoressico-bulimica e come essi rimandino alla perdita

dell'ethos dell'abitare. Con "educazione al-con il paesaggio" si intende sottolineare come il

paesaggio possa continuare ad educare solo se vi è consapevolezza e assunzione di responsabilità

rispetto alla necessità di custodire tramandando l'identità simbolica del territorio che esso è ed

esprime. L’"educazione al-con il paesaggio" mette a tema la qualità terapeutica implicita del

paesaggio come educatore, che precede la codificazione specialistica finalizzata al trattamento di

soggetti con quadri psicopatologici, nella direzione di rendere possibile la ri-connessione per via

simbolica di sé e luogo e di produrre l'effetto autoformativo permanente di riaprire l'accesso

simbolico all'interiorità del paziente. L'interrogazione riguarda allora i modi della tematizzazione

della qualità terapeutica implicita dell'educazione del paesaggio e le relative pratiche educative.

Verrà in questo spazio descritto e analizzato il percorso educativo sperimentale con una paziente

anoressico-bulimica.

Augé M., Nonluoghi¸ Eleuthera, Milano 1996

Baschirotto M., Il cambiamento di L. al cambiar del paesaggio, in «Passaggi. Rivista

Italiana di Scienze Transculturali», n. 13-2007, Carocci, Roma, pp. 39-40

Bonesio L., Paesaggio, identità, comunità, tra locale e globale, Diabasis, Reggio Emilia

2007

Fabietti U., Remotti F. (a cura di), Dizionario di Antropologia, Zanichelli, Bologna 1997,

p. 226 e segg.

Latouche S., L’occidentalizzazione del mondo, tr. it. di A. Salsano, Bollati Boringhieri,

Torino 1992

Latouche S., I profeti sconfessati. Lo sviluppo e la deculturazione, tr. it. di O. Romano,

La Meridiana, Molfetta (Ba) 1995

Terranova-Cecchini R., Tognetti Bordogna M., Migrare. Guida per gli operatori dei servizi

sociali, sanitari, cuturali e d’accoglienza, Franco Angeli, Milano 1992

29

Remotti F. (a cura di), Forme di umanità, Mondadori, Milano 2002

Sloterdijk P., L’ultima sfera. Breve storia filosofica della globalizzazione, tr. it. di B.

Agnese, Carocci, Roma 2002

Vandereychen W., van Deth R., Dalle sante ascetiche alle ragazze anoressiche, tr. it. di

C. Spinoglio, Cortina, Milano 1994

Virilio P., La città panico, tr. it di L. Odello, Cortina, Milano, 2004

Wittgenstein L., Ricerche filosofiche, tr. it. di R. Piovesan, M. Trinchero, Torino, Einaudi,

1999.

30

Sabato 21 Giugno

14.00 – 16.45

Apprendere dalla relazione con i pazienti: i laboratori, la scuola e il teatro

Dora Aliprandi – Psicologa Psicoterapeuta

I Disturbi alimentari e dell’immagine corporea, oltre ad essere un sintomo soggettivo, quindi iscritto

all'interno della storia personale dell'individuo, rappresentano anche un sintomo sociale,

espressione radicalizzata di un disagio specifico prodotto in primis nelle società del benessere, un

problema politico nel senso più ampio ed alto del termine.

Queste patologie hanno in comune fattori di rischio modificabili e di diffusione fortemente

influenzata e condizionata dal contesto sociale, dai condizionamenti del mercato e dalle politiche

commerciali, oltre che dai comportamenti individuali. Durante l'intervento verrà illustrato come una

buona pratica socio-culturale consenta di trasformare un fattore di rischio in un fattore preventivo.

Verranno inoltre illustrate le diverse logiche che possono essere adottate quando ci si occupa di

prevenzione nelle scuole: in particolare l’approccio medico-biologico, l’approccio sociologico,

l’approccio pedagogico e l’approccio psicologico-olistico. Risalto verrà dato a quest’ultimo in quanto

seguito da ABA: quando si fa prevenzione è importante recuperare il punto di vista del soggetto

circa il suo essere nel mondo. Nella seconda parte verranno illustrati i diversi progetti svolti da ABA

nelle scuole, differenziati per fasce d’età.

Clerici M. (a cura di) (1996), Disturbi alimentari e contesto psicosociale: bulimia

anoressia e obesità in trattamento ospedaliero, Franco Angeli editore, Milano

Gagliardo M. (2007) a cura di Pensare la prevenzione. Mappe per il lavoro con gli

adolescenti, Quaderni di Animazione Sociale

16.45 – 17.15 Verifica finale

31

Docenti

Fabiola De Clercq

Martina Colledani

Francesco Comelli

Francesco Bergamin

Monica Bricchi

Italo Bosani

Valerio Galeffi

Francesca Borgogno

Renata Nacinovich

Annalisa Cerri

Simona Faucitano

Dora Aliprandi

 

Milano, 18.01-13.12.2014 "LA PRESA IN CARICO E LA PSICOTERAPIA DELL'ETA' EVOLUTIVA"; Sede: via G. Milani, 12; Info: rt.italia.srl@gmail.com ; Fees= euro 700; Crediti assegnati n.=37,5.

il RUOLO

TERAPEUTICO S.r.l

Rivista quadrimestrale di psicoanalisi

Scuola di formazione psicoanalitica

Centro di terapia psicoanalitica

LA PRESA IN CARICO E LA PSICOTERAPIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA

Premessa

L’infanzia e l’adolescenza rappresentano le tappe essenziali in cui avvengono i processi di apprendimento dei sentimenti e

della conoscenza della realtà che ci circonda.

L’importanza di una buona capacità di risposta dei genitori a questi bisogni di base si misura sempre più anche su una buona

capacità di tenuta del terapeuta quando questi è chiamato a intervenire per aiutare gli adolescenti e i loro genitori in

difficoltà.

Il Corso si propone l’obiettivo di consentire un’esperienza formativa che metta il focus dell’attenzione su ciò che il terapeuta

fa concretamente nel suo mestiere.

Com’è insegnato al Ruolo Terapeutico, è importante ricordare che si può rispondere alle domande d’aiuto solo curando e

perfezionando incessantemente la propria modalità di tenuta e di risposta.

Il Ruolo Terapeutico, con la sua trentennale esperienza nella formazione degli operatori nelle relazioni d’aiuto, può favorire

l’acquisizione e la messa a disposizione di una capacità terapeutica anche agli operatori che si occupano, a vario titolo, della

cura degli adolescenti.

Da sempre il Ruolo Terapeutico rifiuta l’insegnamento mistificante di teorie che pretendano di spiegare ciò che avviene nella

mente umana, e mette in evidenza, quali dati insegnabili, gli elementi costitutivi delle relazioni d’aiuto (principi, ruoli,

setting). Ciò fornisce all’operatore non l’apprendimento di teorie oggettivanti, ma la conoscenza di sè e del suo modo di

ricevere e rispondere alla domanda d’aiuto del paziente.

Le esperienze formative offerte dal Ruolo Terapeutico sono quindi fondate su un insegnamento forte degli aspetti strutturali

delle relazioni terapeutiche e su un accompagnamento personalizzato di ciascun allievo nel processo d’assimilazione e

interiorizzazione delle prerogative del proprio ruolo.

Metodologia didattica

Discussione di casi clinici.

Struttura del Corso.

La presentazione e la discussione dei casi clinici avviene il venerdì, ore 10:00-13.00 nelle seguenti date:

18 gennaio 2014

15 febbraio 2014

15 marzo 2014

19 Aprile 2014

17 maggio 2014

14 giugno 2014

20 settembre 2014

18 ottobre 2014

15 novembre 2014

13 dicembre 2014

Valutazione dell’evento formativo

Il 13 dicembre 2014 ore 13.00/14.00 somministrazione del test e del questionario.

Organizzazione degli incontri nella sede di Via Milani 12, 20133 Milano

dalle alle Argomento

10.00 11.15 Presentazione di un caso clinico da parte di un partecipante e discussione di gruppo.

11.15 11.30 Intervallo

11.30 13.00 Presentazione di un caso clinico da parte di un partecipante e discussione di gruppo

Docente del corso: Dott.ssa Anna Laura Dillon, neuropsichiatra

Responsabile scientifico:.

Dott. Paolo Serra, psicologo, psicoterapeuta

Partecipanti:

massimo 12 persone

Destinatari

Questo Corso è rivolto agli psicologi, ai medici e Agli operatori delle relazioni d’aiuto che operano

nell’area dell’età evolutiva.

Costo

€ 700,00, I.V.A. eesclusa

 

Monza, 18.01-20.09.2014 CORSO UNIVERSITARIO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE SULLA COPPIA  E COPPIA GENITORIALE; Sede: Clinica N.P.I. Università Bicocca c/o A.O. San Gerardo, via Pergolesi 33; Info: chiara.malacrida@tccompany.it ; Fees= euro 3000; Crediti assegnati n.=50.

Corso universitario di alta specializzazione sulla coppia e coppia genitoriale

Il corso si propone di offrire a psichiatri, neuropsichiatri infantili e psicologi (in possesso di diploma di Psicoterapeuta conseguito presso una scuola

a indirizzo psicoanalitico--‐psicodinamico riconosciuta dal MIUR) un approfondimento formativo teorico, clinico, diagnostico e terapeutico con le

coppie.

Saranno approfondite le competenze specialistiche necessarie al lavoro clinico nelle differenti situazioni di setting sia istituzionale che privato.

Programma

Primo incontro

09,00--‐11,00

Lezione magistrale

Privazione e deprivazione nella coppia

Prof. Paolo Fabozzi

11,00 –11,15

coffe break

11,15--‐13,00

Lezione magistrale

La follia rimossa della coppia sana

Prof. Paolo Fabozzi

13,00–14,00

lunch

14,00--‐16,00

Lezione magistrale

Breakdown and the family

Prof. Paolo Fabozzi

16,00–16,15

coffee break

16,15--‐17,30

Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto Tecnica psicodinamica.

(Presentazione materiale clinico)

Prof. Paolo Fabozzi

17,30--‐18,30

Lezione magistrale

Approfondimento relativo alle tematiche

Prof. Paolo Fabozzi e Prof.Ssa Neri

Secondo incontro

09,00--‐11,00

Lezione magistrale

Teorie sessuali infantili e sessualità infantile

Prof.ssa Paola Marion

11,00–11,15

coffe break

11,15--‐13,00

Lezione magistrale

Intimità, complicità, reciprocità tra normalità e patologia

Prof.ssa Paola Marion

13,00–14,00

lunch

14,00--‐16,00

Lezione magistrale

Sessualità e perversioni nella coppia--‐ Processi collusivi alieni

Prof.ssa Paola Marion

16,00–16,15

coffee break

16,15--‐17,30

Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto Tecnica psicodinamica.

Presentazione materiale clinico (supervisione).

17,30 --‐18,30

Lezione magistrale

Approfondimento relativo alle tematiche

Prof. Andreas Giannakoulas e Prof.ssa Paola Marion

Terzo incontro

09,00--‐11,00

Lezione magistrale

Il bambino come terapia della difesa maniacale post--‐traumatica genitoriale

Prof.ssa Francesca Neri

11,00–11,15

coffe break

11,15--‐13,00

Lezione magistrale

Uso e abuso del bambino

Prof.ssa Francesca Neri

13,00–14,00

lunch

14,00--‐16,00

Lezione magistrale

Tecnica psicodinamica

Prof.ssa Alessandra Zanelli Quarantini Brini

16,00–16,15

coffee break

16,15--‐17,30

Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto

Presentazione materiale clinico (supervisione)

Prof.ssa Alessandra Zanelli Quarantini Brini

17,30--‐18,30

Lezione magistrale

Approfondimento relativo alle tematiche

Prof.Andreas Giannakoulas,

Prof.ssa Francesca Neri,

Prof.ssa Alessandra Zanelli Quarantini Brini

Quarto incontro

09,00--‐11,00

Lezione magistrale

Le coppie miste e le nuove coppie

Prof.ssa Diana Norsa

11,00–11,15

coffee break

11,15--‐13,00

Le nuove coppie Prof.ssa Diana Norsa

13,00–14,00

lunch

14,00--‐16,00

Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto Tecnica psicodinamica.

Presentazione materiale clinico Prof.ssa Diana Norsa

16,00–16,15

coffee break

16,15--‐18,30

Lezione magistrale

Approfondimento relativo alle tematiche

Prof. Andreas Giannakoulas,

Prof.ssa Diana Norsa

Quinto incontro

09,00--‐11,00

Lezione magistrale

Adozione 

Prof. Salvatore Grimaldi

11,00–11,15

coffee break

11,15--‐13,00

Lezione magistrale

Istituzioni 

Prof. Salvatore Grimaldi

13,00–14,00

lunch

14,00--‐16,00

Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto Tecnica psicodinamica.

Presentazione materiale clinico

Prof. Salvatore Grimaldi

16,00–16,15

coffee break

16,15--‐18,30

Lezione magistrale

Approfondimento relativo alle tematiche

Prof. Andreas Giannakoulas,

Prof. Salvatore Grimaldi

Sesto incontro

09,00--‐11,00

Lezione  magistrale

Il trauma

Prof.ssa Francesca Neri

11,00–11,15

coffee break

11,15--‐13,00

Lezione magistrale

Attacco al legame

Prof.ssa Francesca Neri

13,00–14,00

lunch

14,00--‐16,00

Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale da discutere con esperto Tecnica psicodinamica.

Presentazione materiale clinico 

Prof.ssa Alessandra Zanelli Quarantini Brini

16,00--‐16,15

coffee break

16,15--‐18,30

Lezione magistrale

Approfondimento relativo alle tematiche

Prof. Andreas Giannakoulas,

Prof.ssa Francesca Neri,

Prof.ssa Alessandra Zanelli Quarantini Brini

Settimo incontro

09,00--‐11,00

Lezione magistrale

Introduzione psicodinamica

Prof. Andreas Giannakoulas

11,00–11,15

coffee break

11,15--‐13,00

Lezione magistrale

Processo diagnostico e trattabilità

Prof. Andreas Giannakoulas

13,00–14,00

lunch

14,00--‐16,00

Lezione magistrale

Teoria del rapporto oggettuale

(Fairbain, Masud Khan e altri)

Prof. Andreas Giannakoulas

16,00–16,15

coffee break

16,15--‐17,30

Lezione magistrale

Alleanza terapeutica.

Resistenze 

Prof. Andreas Giannakoulas

17,30--‐18,30

Lezione magistrale

Transfert e Controtransfert nella terapia della coppia

Prof. Andreas Giannakoulas

18,30 alle ore 19,15

valutazione dell’apprendimento

Prof. Andreas Giannakoulas

 

Monza, 18.01-14.06.2014 "IL CICLO DELLA VITA TRA NORMALITA' E PATOLOGIA"; Sede: via Pergolesi, 33; Info: chiara.malacrida@tccompany.it ; Fees= euro 427; Crediti assegnati n.= 16,5.

1

IL CICLO DELLA VITA TRA NORMALITA’ E PATOLOGIA

AULA CONFERENZE VILLA SERENA

Ospedale San Gerardo via Pergolesi, 33 – 20052 Monza

Il corso, in linea con  la pluriennale formazione gestita da Asnea, si propone di formare personale specialistico capace di affrontare le modificazioni cliniche su cui la nostra

società  multiculturale e in continua evoluzione ci interroga sia nel campo della diagnosi che della cura. In particolare la riflessione proposta nei sei seminari riprende i

quesiti posti dai cambiamenti sociali e culturali affrontandoli dal punto di vista di una revisione delle teorie psicodinamiche dello sviluppo, a partire dalla nascita con un

particolare accento sulle esperienze traumatiche e sulle difese conseguenti. Cosi nella prima parte si discuteranno le necessità ambientali di oggi per una buona crescita,

nelle successive le interruzioni della continuità che nei primi anni costruiscono patologie anche gravi, infine la teoria e la clinica della integrazione, le angosce relative e

il ruolo dei fattori protettivi alla crescita personale e all’integrazione. E’ inserita una riflessione su come fare diagnosi oggi

Primo incontro Sulla natura umana

9.00--‐11.00

Lezione magistrale:

Ambiente come adattamento, istinto di sopravvivenza

Prof. Andreas Giannakoulas

11.00--‐11.15

coffee break

11.15--‐13.00

Lezione magistrale:

Fusione  e suoi rapporti con l’onnipotenza

Prof. Andreas Giannakoulas

Secondo incontro

Note cliniche sul corpo come soggetto e oggetto

9.00--‐11.00

Lezione magistrale:

Interruzione della continuità dell’essere in gravidanza

Prof. Andreas Giannakoulas

11.00--‐11.15

coffee break

11.15--‐13.00

Lezione magistrale:

Interruzione della continuità dell’essere nei primi anni di vita

Prof. Andreas Giannakoulas

Terzo incontro

La classificazione dei disturbi

9.00--‐11.00

Lezione magistrale:

Sua importanza per la psicodinamica

Prof. Andreas Giannakoulas

2

11.00--‐11.15

coffee break

11.15 --‐13.00

Lezione magistrale:

Le psicosi infantili e gli stati psicotici

Prof. Andreas Giannakoulas

Quarto incontro

Rapporto allievo--maestro

9.00--‐11.00

Lezione magistrale:

Allevamento/apprendimento

Prof. Andreas Giannakoulas

11.00--‐11.15

coffee break

11.15 --‐13.00

Lezione magistrale:

Creatività 

Prof. Andreas Giannakoulas

Quinto incontro

Rapporto allievo--maestro

9.00--‐11.00

Lezione magistrale:

Rapporto con la scuola nelle varie età di vita

Prof. Andreas Giannakoulas

11.00--‐11.15

coffee break

11.15 /13.00

Lezione magistrale:

Il rapporto con le istituzioni

Prof. Andreas Giannakoulas

Sesto incontro

Clinica e teoria dell’integrazione

9.00--‐11.00

Lezione magistrale:

Meccanismi fobici e controfobici

Prof. Andreas Giannakoulas

11.00--‐11.15

coffee break

11.15--‐13.00

Lezione magistrale:

posizione fobica centrale

Prof. Andreas Giannakoulas

13,00 –13,30

Prova di valutazione dell’apprendimento

Prof. Andreas Giannakoulas

 

Roma, 18.01.2014 "RITESSERE IL PENSIERO SULL'AUTISMO. LA PSICOANALISI DELL'ETA' EVOLUTIVA TRA TRADIZIONE E PERCORSI FUTURI"; Sede: via dei Sabelli, 108; Info: sipsiaroma@tin.it ; Fees= euro 35,00; Crediti assegnati n.4.

 

Mattinata scientifica

RITESSERE IL PENSIERO SULL’AUTISMO

La psicoanalisi dell’età evolutiva fratradizione e percorsi futuri

18 gennaio 2014

PROGRAMMA

8,30: Registrazione dei partecipanti

9.00: Presentazione della mattinata: Dr.ssa L. Celotto

Introduzione ai lavori Prof. V. Bonaminio

9.30: LA TESSITURA DEL PENSIERO TRA AZIONE, CORPO E PAROLA:

presentazione di materiale video del percorso terapeutico di un bambino con autismo

Dr.ssa V. Giannotti, Dr.ssa E. Manfredi

Discussant–Prof.ssa A. M . Lanza

Chair: M. Lugones

11.00: Pausa

11.15: Tavola Rotonda sul tema: "LE NOSTRE TRADIZIONI E GLI ORIZZONTI FUTURI"

Intervengono: Prof. V. Bonaminio, Dr.ssa S. Maiello, Dr. M. Priori

12.45: Discussione con i partecipanti

13.45: Conclusione e valutazione dei partecipanti Dr.ssa V. Giannotti

ABSTRACT:

LA TESSITURA DEL PENSIERO TRA AZIONE, CORPO E PAROLA:

presentazione di materiale video del percorso terapeutico di un bambino con autismo

V. Giannotti, E. Manfredi

La presentazione di materiale video della psicoterapia analitico-corporea di un bambino di tre anni con sindrome autistica durata circa due anni, è l’occasione per riprendere il filo di concettualizzazioni che hanno caratterizzato il pensiero teorico e formativo dagli anni 70 in poi nell’ambito della II cattedra di NPI dell’università degli studi Roma "La Sapienza" , sostenuta dal prof. Bollea ed attuata dal prof. Adriano Giannotti, dalla dott: ssa Giuliana De Astis, dalla dott.ssa Eleonora Fè d’Ostiani, prof.ssa Teresa Carratelli, dott.SSa Anna Maria Lanza, dott.ssa Mariassunta Di Rienzo e dal prof. Vincenzo Bonaminio attuale direttore del Istituto Winnicott . Lo scopo è quello di riattualizzare tali esperienze alla luce delle scoperte recenti delle neuroscienze e favorire la ricerca di metodologie di valutazione dell’andamento delle psicoterapie e soprattutto dei risultati clinici ottenuti.

LE NOSTRE TRADIZIONI E GLI ORIZZONTI FUTURI

TAVOLA ROTONDA

Prof. V. Bonaminio, Dr.ssa S. Maiello, Dr. M. Priori

Alla tavola rotonda partecipano i rappresentanti delle scuole di psicoterapia psicoanalitica dell’età evolutiva piùrappresentativi in Italia, che si confronteranno sulla tradizione del pensiero legato ai lavori della Tustin, dei Gaddini, della Mahleralla luce delle ricerche piùattuali legate al progetto INSERM promosso dall’Universitè Paris Diderot Paris, a cui hanno partecipato le scuole di psicoterapia italiane, per la validazione dei risultati clinici ottenuti dalla psicoterapia psicoanalitica in 50 casi di bambini con autismo.

 

 

Milano, 18.01-30.11.2014 CORSO POST-SPECIALIZZAZIONE IN PSICOANALISI DELLA RELAZIONE DI COPPIA; Sede: via C. Botta, 25; Info: info@areag.net ; Fees= 2400 euro; Crediti assegnati n.=50.

Sabato 18 gennaio 2014

Titolo: Epistemologia e prospettive teoriche storiche e attuali per un intervento psicoanalitico relazionale di coppia

Docenti: Michele Minolli, Francesco Dettori

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti: Michlele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 14.30--‐16.30/17--‐19

Domenica 19 gennaio 2014

Titolo: Epistemologia e prospettive teoriche storiche e attuali per un intervento psicoanalitico relazionale di coppia

Docenti: Michele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 8.30--‐10.30/11--‐13

Sabato 15 febbraio 2014

Titolo:

L’innamoramento, l’intimità. La sessualità, la crisi. Un inquadramento dell’amore e delle coppie in relazione all’intervento.

Docenti: Michele Minolli,

Romina Coin

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti: Michele Minolli,

Romina Coin

Orario: 14.30--‐16.30/17--‐19

Sabato 15 marzo 2014

Titolo: I capisaldi teorici: l’Io--Soggetto, il duale e la funzionalità di coppia

Docenti: Michele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti: Michlele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 14.30--‐16.30/17--‐19

Sabato 12 aprile 2014

Titolo: Prospettive dell’intervento di coppia.

Docenti: Michele Minolli,

Romina Coin

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti:

Michele Minolli,

Romina Coin

Orario: 14.30--‐16.30/17--‐19

Sabato 24 maggio 2014

Titolo: L’etica nell’intervento di coppia. Ruolo e funzione dell’analista

Docenti:

Michele Minolli,

Romina Coin

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti:

Michele Minolli,

Romina Coin

Orario:

14.30--‐16.30/17--‐19

Sabato 14 giugno 2014

Titolo: Tecnica dell’intervento

I: l’approccio, la domanda, l’inquadramento della crisi.

Docenti:

Michele Minolli, Francesco Dettori

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti:

Michlele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 14.30--‐16.30/17--‐19

Sabato 20 settembre 2014

Titolo: Tecnica dell’intervento

II: l’ingaggio della coppia e l’avvio del percorso.

Docenti:

Michele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti: Michlele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 14.30--‐16.30/17--‐19

Sabato 11 ottobre 2014

Titolo: Tecnica dell’intervento 

III: il processo e il rapporto con il cambiamento nella terapia

Docenti:

Michele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti:

Michlele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 14.30--‐16.30/17--‐19

Sabato 29 novembre 2014

Titolo: Durata ed esiti dell’intervento

Docenti: Michele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 9--‐11/11.30--‐13.30

Docenti:

Michlele Minolli,

Francesco Dettori

Orario: 14.30--‐16.30/17--‐19

Domenica 30 novembre 2014

Titolo: Durata ed esiti dell’intervento. Conclusioni del corso.

Docenti: Michele Minolli, Francesco Dettori

Orario: 8-10/ 10.30-12.30 (“Conclusioni del corso, dibattito”)

Docente: Francesco Dettori

Orario: 12.30-13.30 (Questionario di verifica)

Bergamo, 25.01-10.05.2014 "ADOLESCENZA E VECCHIAIA: PSICOLOGIA DI DUE ETA' DIFFICILI"; Sede: viale Papa Giovanni XXIII, 30; Info: orazio.amboni@cgil.lombardia.it ; Fees= euro 110; Crediti assegnati n.=16,1.

Adolescenza e vecchiaia: psicologia di due età difficili –

PARTE II

DIRETTORE SCIENTIFICO: Dott. Giorgio Foresti

PERIODO: Dal 25 Gennaio 2014 al 10 Maggio 2014

SEDE: Fondazione Serughetti La Porta. Viale Papa Giovanni XXIII, 30 Bergamo

PROFESSIONI: Psicologo, Medico Chirurgo (Psichiatra, Psicoterapeuta)

Accostare l’adolescenza alla vecchiaia è per certi versi paradossale, quasi assurdo. Però le due età, pur così

diverse, una evolutiva e l’altra involutiva, hanno in comune un compito e una fatica che le accomuna: la

fatica di accettare il limite nell’ambito di una fase di cambiamento. L’adolescente deve accettare di perdere

l’onnipotenza infantile e di avventurarsi sul percorso della separazione-individuazione per arrivare a una

nuova identità, l’identità adulta: un percorso non facile, su cui molti giovani inciampano e cadono. E anche

la vecchiaia, dal canto suo, richiede al soggetto l’accettazione di un altro limite, quello del tempo ormai

trascorso, del declino psicofisico e della prospettiva del fine vita: altro compito non facile che non tutti hanno

la capacità di affrontare con sufficiente serenità. Dunque sia l’adolescenza che la vecchiaia presentano

problematiche, talvolta gravi e pesanti, legate a queste due fasi specifiche del ciclo di vita, cui noi clinici

siamo chiamati a prestare il nostro intervento.

In questo anno scientifico intendiamo quindi studiare i problemi che queste due età pongono a chi le

attraversa e a chi ha il compito di dare aiuto.

PROGRAMMA

Sabato 25 Gennaio 2014 ore 9.00 – 13.00

Matteo Metzger, Sylvie Zenoni: Storie di straordinaria adolescenza: radici e presente nella relazione

terapeutica

Sabato 15Marzo 2014 ore 9.00 – 13.00

Chiara Nicolini: Lavorare con gli adolescenti e con gli anziani: una sfida per noi terapeuti

Sabato 12 Aprile 2014 ore 9.00 – 13.00

Aurelia Galletti, Nicoletta Livelli: Non è un paese per vecchi

Sabato 10 Maggio 2014 ore 9.00 – 13.00

M. Clotilde Gislon: Il percorso evolutivo dall’onnipotenza all’accettazione del limite

 

Torino, 25.01.2014 "GENITORIALITA' E ADOLESCENTI OGGI"; Sede: via Magenta 31; Info: gianluigi.cussotto@mayaidee.it ; Fees= euro 80; Crediti assegnati n.=8.

.

CURA DELLA GENITORIALITA’

VII MODULO

GENITORIALITÀ E ADOLESCENTI OGGI

Programma

8.30 – 9.00 Registrazione partecipanti

9.00 – 9.15 Introduzione della giornata

F. Pavese

9.15 – 11.00 Dalla famiglia normativa alla famiglia affettiva: la funzione genitoriale in adolescenza oggi

G. Pietropolli Charmet

Moderatore: L. Ottolenghi

11.00 – 11.15 Intervallo

11.15 – 12.00 La relazione tra genitori e figli di fronte a crisi evolutive o situazioni a rischio

G. Pietropolli Charmet

12.00 – 13.00 Dibattito

13.00-14.00 Pausa pranzo

14.00 – 16.00 Problemi connessi al trattamento della genitorialità. Eventuale esemplificazione clinica.

D. Comazzi

16.00 – 17.00 Dibattito e conclusione del relatore

17.00 – 17.30 Verifica di apprendimento

Moderatore: T. Negri

Razionale

All’interno del percorso formativo “Cura della Genitorialità”, la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica promuove

per il 25/01/2014 una giornata seminariale dal titolo “Genitorialità e adolescenti oggi”.

Obiettivo del Seminario è riflettere intorno ai mutamenti e alle trasformazioni che caratterizzano la relazione fra

genitori e figli adolescenti nella società attuale sia di fronte alle crisi evolutive che alle situazioni più a rischio.

In adolescenza cambia la percezione del mondo intorno e dentro di sé; gli adolescenti di oggi crescono

all’ombra di forti ideali narcisistici e consumistici e, per questo, rischiano di essere delusi dalle aspettative

riposte nel diventare grandi.

I genitori hanno con loro rapporti meno conflittuali che in passato, ma per capirli non possono più solo rifarsi

alla propria esperienza.

In una recente intervista il Professor G. Pietropolli Charmet dichiara: “Noi siamo stati educati attraverso senso

di colpa e paura e soffrivamo oppressi dal senso del dovere. Le nuove generazioni invece soffrono di ferite

narcisistiche e vivono nell’angoscia di essere inadeguati, invisibili, brutti …”

“L’essere pensati, sentire che i genitori ci sono, è un valore che regala ai figli adolescenti la sicurezza di non

essere soli. Perché dietro i vari travestimenti, a volte difficilmente decifrabili, ci sono sempre un ragazzo e una

ragazza che hanno bisogno di spettatori appassionati, capaci ogni tanto di scendere in campo per dare loro

una mano o segnare il limite.”

Come si può sostenere la funzione genitoriale in questo contesto relazionale nuovo e complesso?

Il seminario intende approfondire, da un vertice psicodinamico, alcuni degli interrogativi che ruotano intorno

alla relazione fra genitori e figli adolescenti.

Si affronteranno, attraverso il contributo di due relatori di consolidata esperienza clinica e teorica, gli aspetti

problematici e le risorse che possono essere attivate dai genitori e dai figli per sostenere il processo di

“soggettivazione”, in una realtà in rapida e profonda trasformazione

 

Cesena, 1.02-4.10.2014 "FINESTRE SUL CAMPO"; Sede: via Ubert, 53; Info: formazione@saluteinarmonia.it ; Fees=euro 360; Crediti assegnati n.=24.

SALUTE IN ARMONIA

Provider ECM n. 1371

47822 SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN) - VIA CARRACCI, 5 –TEL. 0541623123

P.IVA: 03831660406 – Provider Nazionale ECM N. 1371 – www.saluteinarmonia.it –

CORSO SEMINARIALE: FINESTRE SUL CAMPO

“ La psicoanalisi è un processo che allarga il campo che esplora” (W.R.Bion)

“Ci saranno squarci nello spazio/ che diano su un’altra parte…” (F. Pessoa)

Se una paziente racconta della figlia che non tollera di essere toccata, di un figlio più piccolo che

ama la tenerezza, di un padre che non è autenticamente disponibile, poi di un’amica molto depressa

che ha un amico furioso perché è stato lasciato dalla moglie e poi di un film visto alla televisione in

cui un marito tradito ha tentato di uccidere la moglie ecc., sta descrivendo quali sono le emozioni

presenti nel campo attuale (corsivo nostro): esse potrebbero essere raccolte in un’interpretazione di

transfert, ma sarebbe come portare in tavola, cruda, tutta la spesa della settimana, inclusi i cibi

surgelati.

Il campo consente di descrivere, raccogliere, raggruppare queste emozioni, chiarendole,

focalizzandole, usando i personaggi come ‘presina’ per accostarsi a contenuti scottanti, pur nella

certezza dello psicoanalista che la comunicazione della paziente è un diffrattogramma della situazione

attuale del campo, i cui ingredienti in attesa di focalizzazione, trasformazione, digestione, hanno

attinenza con: l’intollerabilità al contatto…, zolle di teneri sentimenti in sviluppo, contenitori occlusi,

furia e rabbia, gelosie, assassini ecc.”

(A.Ferro, Implicazioni cliniche del pensiero di Bion, in AA.VV Sognare l’analisi, Bollati Boringhieri,

Torino, 2007)

“Dopo aver abbandonato un punto di vista topologico e genetico, dobbiamo lasciare anche il punto di

vista puramente dinamico a favore di un vertice cinetico. Il paradigma di campo non comporta tanto

concetti di forza o di potenza, quanto quello di ‘energie’ concepite non in termini di forze

vettorializzabili, ma di impulsi che implicano il concetto di propagazione, di espansione”.

(F. Corrao,1994)

“Ogni ricerca psicoanalitica è fondamentalmente un’avventura, è un andare all’incontro con ciò che

non si conosce. Ma ciò che non si conosce non coincide con ciò che è invisibile.

L’incontro analitico crea uno spazio per sentire, per pensare, per fantasticare, ma occorre anche che

questo sapere faccia parte di un movimento di scambio, un co-nascere attraverso una trasmissione

tendenzialmente plastica.

L’avventura psicoanalitica, fatta di pause, silenzi e di un certo ‘climax’ che insieme contribuiscono a

dare vita e struttura al logos, comporta anche l’idea di visitare: lo spazio mentale (l’interiorità) può

esistere solo se il mondo interno è percepito come volume (tridimensionalità vissuta)

(Salomon Resnik)

“Esposto a un mondo imprevedibile l’uomo sarebbe un pescatore bisognoso di verità: un pescatore di

‘pensieri-pesci’, inizialmente sentiti come estranei ‘pensieri-mostri’; l’uomo-pescatore dispone di una

rete (la sua attrezzatura linguistica e di pensiero) debole e inadeguata, talora piena di buchi attraverso i

quali i pensieri-mostri possono entrare minacciosi: le cicatrici psicotiche (Gaburri, 1993); talaltra del

tutto priva di varchi, perché troppo organizzata in termini razionali intorno alla realtà sensorialesensuale

o alle teorie assunte come ideologie, o parole addomesticate”

SALUTE IN ARMONIA

Provider ECM n. 1371

47822 SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN) - VIA CARRACCI, 5 –TEL. 0541623123

P.IVA: 03831660406 – Provider Nazionale ECM N. 1371 – www.saluteinarmonia.it –

(E.Gaburri, Introduzione in Emozione e Interpretazione, Bollati Boringhieri, Torino,1997)

PROGRAMMA DEL CORSO

In caso di assenza di uno dei Docenti il sostituto sarà il Dott. Raffaele Dionigi Responsabile

Scientifico dell’evento.

Sabato 1 Febbraio 2014 - Luigi Boccanegra, Psichiatra, Psicoanalista SPI, Venezia

9.30-13.00 Finitezza e senso dell’infinito nell’esperienza psicotica

14.00- 17.00 Discussione interattiva con i partecipanti sulla clinica

Sabato 29 marzo 2014 - Elena Molinari, Psicoanalista, SPI, Pavia

9.30-13.00 Quando il campo si ammala, l’impasse nella relazione analitica

14.00- 17.00 Discussione interattiva con i partecipanti sulla clinica

Sabato 10 maggio 2014 - Raffaele Dionigi, Psicoanalista, Cesena

9.30-13.00 Il coraggio dell’analista. Esserci o non esserci questo è il problema

14.00- 17.00 Discussione interattiva con i partecipanti sulla clinica

Sabato 4 ottobre 2014 - Giuseppe Civitarese, Psichiatra, Psicoanalista SPI, Pavia

9.30-13.00 Quando il corpo prende/perde la parola

14.00- 16.00 Discussione interattiva con i partecipanti sulla clinica

16.00-17.00 Verifica di apprendimento

 

Roma, 1.02.2014 "BAMBINI, ADOLESCENTI E GENITORI TRA VALUTAZIONE E PSICOTERAPIA"; Sede: via Ghirza, 9; Info: sipsiaroma@tin.it ; Fees= euro n.d.; Crediti assegnati n.4.

 

Centro Clinico Tana Libera Tutti

Centro di Psicoterapia Psicoanalitica per bambini, adolescenti e coppie

Bambini, adolescenti e genitori tra valutazione e psicoterapia

L’importanza di una collaborazione tra servizio pubblico e istituzione privata

1 febbraio 2014

PROGRAMMA

8,15 Registrazione dei partecipanti

8,30 Saluti di E. Improta Vicepresidente del II Municipio, Saluti del Presidente della SIPSIA

9,00 "Quale setting per la consultazione terapeutica? Evoluzione di un modello"

S. Guida, D. Lucarelli

10,00 "Il lavoro in rete"

F. Bonato, M. G. D’Alessandro

11,00 Discussione con la sala

11,30 Coffee break

11,45 Presentazione di una consultazione C. Graziani

12,45 Discussione con i partecipanti. Introduzione di L. De Rosa

13,30 Conclusioni L. Tabanelli

13,45 Verifica dell’apprendimento D. Lucarelli

PROGRAMMA

La consultazione nel Centro Clinico "Tana libera tutti". Evoluzione di un modello

S. Guida, D. Lucarelli

Con questo intervento le autrici intendono esporre un modello di intervento clinico che si rivolge a pazienti in età evolutiva, ma che include anche la presenza dei genitori. Il riferimento teorico è verso quegli orientamenti del pensiero psicoanalitico che rivolgono la loro attenzione non solo ai contenuti inconsci del singolo individuo, ma anche a quanto avviene tra gli individui. Ci si occupa, quindi, non solo del funzionamento intrapsichico, ma anche di quello interpersonale.

Vengono esposte, inoltre, le finalità del progetto del Centro Clinico che è stato sostenuto, tra l’altro, dal disegno ideale di rendere accessibile ad un più vasto pubblico, l’offerta di consultazione e di psicoterapia psicoanaliticamente orientate, nonché la speranza che una maggiore diffusione di una certa cultura del bambino e dell’adolescente e della terapia possa anche facilitare un più diffuso orientamento verso la prevenzione, o verso interventi terapeutici non troppo tardivi, e quindi maggiormente economici e promettenti.

Viene altresì ampiamente illustrato come il Centro Clinico si sia venuto costituendo come una sorta di "cerniera", o di "raccordo", tra il momento della valutazione e quello della terapia:

una sorta di "area intermedia" che può essere un luogo di trasformazione, ma anche di creatività.

Nel percorso di consultazione: includere la rete

F. Bonato M. G. D’Alessandro

Il lavoro di rete, richiesto ad ogni operatore, risulta strategico quando si lavora con un bambino o un adolescente.

I servizi pubblici e privati si misurano con questo tema, trovando difficile riuscire ad allentare le difese dei singoli professionisti e/o delle singole istituzioni, per poter strutturare la presa in carico globale.

Oggi le difficoltà dei servizi vanno sommarsi con le trasformazioni profonde intervenute nella società e nella soggettività dei pazienti. Le domande di aiuto sono sempre più complesse, spesso confuse e le famiglie si sentono senza rete di sostegno.

Esperienze concrete dimostrano come sia possibile e fruttuoso accogliere e comprendere la pluralità degli interventi, che richiede di legittimare l'approccio di altri professionisti per entrare direttamente in dialogo con loro. Si tratta di creare uno spazio condiviso, per permettere ai diversi professionisti e/o servizi di rinforzarsi reciprocamente e offrire al MINORE e ai familiari quel contenitore strutturante, di cui hanno grande bisogno.

Passi di avvio nella presa in carico di B, un caso inviato dai servizi sociali

C. Graziani

Partendo dalla constatazione che molti casi inviati dai Servizi Sociali hanno come elemento ricorrente la centralità dell’esperienza della discontinuità, dell’interruzione, della frammentazione dei riferimenti, degli affetti e delle esperienze, si intende, attraverso un caso clinico, descrivere i passi costitutivi che sono stati necessari a dare avvio al lavoro di psicoterapia con B.

 

Roma, 8.02.2014 "QUALE PSICOANALISI PER LA SALUTE MENTALE?"; Sede: via Panama, 48; Info: ecm@e-comitaly.it ; Fees= euro 80; Crediti assegnati n.7.

PROGRAMMA SCIENTIFICO

I SEMINARI DEL CENTRO DI PSICOANALISI ROMANO

QUALE PSICOANALISI PER LA SALUTE MENTALE ?

Sabato 8 febbraio 2014

Totale ore: 7,30/ Totale crediti: 7

N° partecipanti: 100

ABSTRACT

Anna Ferruta: Psichiatria e psicoanalisi: la qualità della risposta

Il terreno comune tra psichiatria e psicoanalisi concerne le teorie complesse che configurano dinamiche

multiple continuamente in via di trasformazione tra aspetti bio-psico-sociali del soggetto, all'interno dello

stesso ambiente costituito dalla consapevolezza della sostanziale continuità tra quello che si percepisce

come normale e com epatologico.

La differenza si concentra piuttosto sulla la qualità della risposta da dare alla sofferenza psichica: se la

cura deve intervenire con i diversi apporti specialistici da applicare a una condizione patologica data, o se

interviene per favorire un processo di cambiamento e di crescita psichica di cui è attore anche il paziente.

Nella sofferenza psichica del paziente grave spesso c'è la richiesta di una risposta risolutiva, che dissipi

l'angoscia del soggetto ed elimini la sua necessità di continuare a modificarsi in relazione alle vicende e

agli incontri della vita. L'attenuazione della sofferenza, sia con prescrizioni farmacologiche, sia con un

ascolto empatico e accogliente, è un dovere del terapeuta. Ma la cura deve comportare anche una

possibilità di crescita psichica, di uscita da un pattern-fantasma che si ripete in tutte le relazioni e nel

quale il soggetto si trova imprigionato.

Basilio Bonfiglio: Psicoanalisi e urgenze psichiatriche

Il lavoro intende mostrare come la teoria, la tecnica e l’esperienza clinica acquisita col metodo

psicoanalitico possano fornire un aiuto nella comprensione e nel trattamento dei pazienti con gravi

patologie seguiti in istituzioni sanitarie sia ambulatorialmente che in condizioni di degenza.

La descrizione dettagliata del caso di un paziente ricoverato in un OPG e discusso in un gruppo di

discussione clinica in 3 occasioni, tende a mostrare le trasformazioni che hanno riguardato il paziente,

l’andamento del gruppo degli operatori interessati e il clima dell’intera istituzione.

Vengono infine evidenziati i contributi derivanti dal vertice psicoanalitico di osservazione.

Paolo Boccara: Una fragile armonia. Lo psicoanalista nei servizi pubblici

Oggi nei DSM, gli operatori dovrebbero sempre interrogarsi su quanto siano presenti due modi di

affrontare la relazione con i loro pazienti: uno centrato sulla cura di una malattia e la riduzione del

sintomo di una data patologia ( anche comprensivo del mandato di controllo sociale) e uno orientato alla

evoluzione e alla crescita della personalità nonostante il sintomo o attraverso la comprensione, nella

relazione terapeutica, del significato dei sintomi e delle loro conseguenze. Il lavoro esplora la possibilità

di attivare questa riflessione nel gruppo degli operatori su questo tema così delicato, che investe anche le

dinamiche del nostro mondo interiore, non per una una forse illusoria integrazione di punti di vista ma per

una sempre maggiore consapevolezza della presenza di questa dialettica interna al gruppo e al terapeuta.

Sappiamo però che il lavoro di gruppo e in gruppo è uno strumento utile ma che anch'esso è difficile da

mantenere funzionante. Sia perchè il gruppo funziona come una mente più ampia che può ospitare una

pluralità di personaggi ( dei pazienti e dei loro interlocutori, compresi i curanti) che tengono attivo il

mondo psichico di ciascuno di noi è che però se non si sa come affrontare lo incasinano pure di più. Sia

perchè nella mente di ciascuno degli interlocutori esiste a sua volta una ‘dimensione gruppale del

funzionamento psichico’.

Rinaldo De Sanctis: Reciproche influenze tra esperienze di lavoro nella stanza d'analisi e nei servizi

psichiatrici pubblici

L' intervento propone una riflessione sulle reciproche influenze tra il lavoro nella stanza d'analisi e il

lavoro nei servizi psichiatrici pubblici così come si sono articolate nell' esperienza dell' autore . Viene

presentata prima una sintesi di alcuni aspetti psicoanalitici che, attraverso la necessaria elaborazione e

traduzione operativa, possono essere utilizzati all’ interno di un servizio psichiatrico pubblico;

successivamente vengono descritti gli elementi fondamentali di un trattamento psicoanalitico di un

paziente, nel cui sviluppo è stato possibile fruire dell’ esperienza acquisita nel lavoro pubblico. Viene

evidenziato come sia possibile utilizzare i concetti psicoanalitici relativi al “setting”, alla “pensabilità” e

al “funzionamento gruppale” per delineare le funzioni e l’ organizzazione di un servizio pubblico. Viene

altresì considerato quanto il contatto con le situazioni di profonda gravità proprie dei pazienti trattati nei

servizi pubblici, rappresenti un’esperienza fruibile nella gestione di pazienti gravi in trattamento analitico.

Alessandro Antonucci: Verso un nuovo assetto di lavoro psicoanalitico all’interno dei Servizi: un

caso clinico

Quando un paziente schizofrenico o più in generale psicotico inizia per la prima volta a dare

manifestazione del proprio disagio tanto da allarmare i famigliari più di quanto non abbiano potuto le

prime stranezze dei suoi comportamenti, significa che la famiglia non è più in grado di essere il luogo

della cura e che la crisi che subentra porta finalmente in superficie aspetti di maggior autenticità

dell’individuo.

Il delirio, le allucinazioni, i tratti marcatamente ossessivi con cui alcune determinate idee prevalenti

vengono ostinatamente portate avanti, il transfert massivo di vissuti psicotici ed il dolore sono così

soverchianti nel rapporto terapeutico duale che, in questo solo assetto di cura, cogliere <l’oggetto> che fa

impazzire appare estremamente difficile.

Per aiutare una persona che presenta una grave patologia psichica a divenire un soggetto che incontra e

scopre quella che fino ad adesso è stata una dimensione sana solo in termini virtuali vi è bisogno in

termini terapeutici di uno strumento di cura innovativo, il Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare pensato e

strutturato inizialmente da J.G. Badaracco in Argentina.

La patologia psichica grave riguarda non solo il paziente, ma almeno due persone il figlio, un genitore o

entrambi essi con i quali si è costruito sin dall’infanzia un cordone ombelicale bidirezionale che ha

imprigionato psicoticamente tutti i componenti di questo legame. Ognuno invade e parassita la vita

dell’altro senza che sia mai avvenuta una reale separazione.

Quando un anno fa, come psichiatra psicoanalista di un Centro di Salute Mentale, iniziai una volta a

settimana ad incontrare Silvia, una ragazza che presentava una struttura psicotica, presso il suo domicilio

mi muovevo con questo tipo di convinzioni alla ricerca di quell’assetto di lavoro che permettesse a me e

alla mia paziente di capire che cosa era accaduto nella sua vita passata e cosa stava invece avvenendo ora

tanto da spingere i suoi genitori a chiedere aiuto al Servizio di Salute Mentale.

Si tratta di ricercare quell’assetto di cura che permetta di far detonare la diga dell’immutabilità del tempo

e dell’esistenza e di permettere l’accesso ad esperienze che facilitino percorsi di <autocura>.

Oggi alcuni Servizi di Salute Mentale possono vantare anni di maturata esperienza in tal senso

SESSIONE MATTUTINA

9,00 – 10,00 Anna Ferruta: Psichiatria e psicoanalisi: la qualità della risposta

10,00 – 11,00 Basilio Bonfiglio: Psicoanalisi e urgenze psichiatriche

11,00 – 11,15 Pausa caffè

11,15 – 12,15 Paolo Boccara: Una fragile armonia. Lo psicoanalista nei servizi pubblici

12,15 – 13,45 Discussione con la sala

SESSIONE POMERIDIANA

14,30 – 15,30 Rinaldo De Sanctis: Reciproche influenze tra esperienze di lavoro nella stanza d'analisi

e nei servizi psichiatrici pubblici

15,30 – 16,30 Alessandro Antonucci: Verso un nuovo assetto di lavoro psicoanalitico all’interno dei

Servizi: un caso clinico

16,30 – 17,30 Discussione con la sala

 

 

Abbiategrasso, 8.02-15.03.2014 "VIOLENZA, DISTRUTTIVITA' E SESSUALITA'"; Sede: hotel Marriott; Info: info@areag.net ; Fees= euro 95; Crediti assegnati n.13,5.

Area G

Scuola di psicoterapia a orientamento

psicoanalitico per adolescenti e adulti snc

Via Carroccio 5

ingresso Via Lesmi 6

20123 Milano

info@areag.net

www.areag.net

Telefono: 02 8375834

P r o g r a m m a s e m i n a r i 2014

Violenza, distruttività e sessualità

L’evento formativo persegue l’obiettivo di offrire ai

partecipanti un approfondimento della comprensione delle

violenze nelle sue varie manifestazioni psicopatologiche

affrontate da relatori/docenti di differente formazione

(psicoanalista, criminologo, psicologa consulente in psicologia

giuridica)

In particolare

Sessualità vitale o malata

FRANCO DE MASI

Sabato 8 febbraio 2014 (9,30-17,30)

09,00-09,30 Registrazione dei partecipanti

09,30-11,00 Lezioni Magistrali

11,00-11,15 Pausa Caffé

11,15-13,00 Presentazione di casi clinici in seduta

plenaria

14,30-16,00 Presentazione di casi clinici in seduta

plenaria

16,00-16,15 Pausa Caffè

16,15-17,00 Discussione con i partecipanti

17,00-17,30 Compilazione dei questionari ECM

Considerazioni su abuso sessuale, pedofilia e perversioni.

Il seminario cerca di circoscrivere la patologia della sessualità

all’interno delle molteplici manifestazioni sessuali dell’uomo. Le

sessualità disturbate che diventano sintomi di malattia sono il

risultato di deviazioni precoci dello sviluppo infantile che si

strutturano come organizzazioni patologiche e che cancellano le

potenzialità evolutive dell’individuo. Ad avviso del relatore la

perversione non origina dalla sessualità polimorfa infantile, come

sostenuto da Freud ed allievi per molto tempo, ma è una fuga in un

ritiro che inizia nell’infanzia con la produzione di stati mentali

sessualizzati. Per questo è importante distinguere tra sensorialità

infantile, sessualità e processi di sessualizzazione. Il seminario

cercherà di affrontare il problema delle sessualità anomali sia dal

punto di chi ne è vittima, come nel caso dell’abuso, sia di chi le

pratica e ne è dominato.

GLI UOMINI VIOLENTI E IL LORO TRATTAMENTO

ISABELLA MERZAGORA

Sabato 15 MARZO 2014 (9,30-13)

09,00-09,30 Registrazione dei partecipanti

09,30-11,00 Lezioni Magistrali

11,00-11,15 Pausa Caffé

11,15-12,15 Presentazione di casi clinici in seduta

plenaria

12,15-13,00 Discussione con i partecipanti

LA VIOLENZA NELLA FAMIGLIA. INTERVENTO A SOSTEGNO ALLE RELAZIONI

FAMILIARI

MONIA VAGNI

Sabato 15 MARZO 2014 (14-17,30)

14,00-15,50 Lezioni Magistrali

15,50-16,10 Pausa Caffè

16,10-17,00 Discussione con i partecipanti

17,00-17,30 Compilazione dei questionari ECM

Abstract (I. MERZAGORA)

La relazione compie una disamina della fenomenologia dell’uxoricidio

(prevalenza di quello del marito in danno della moglie, differenti

motivazioni), passando poi ad affrontare i diversi tipi di violenza di

coppia:

- violenza psicologica

- violenza trasversale

- violenza economica

- violenza sessuale

- stalking.

Si illustrano poi le tipologie dei maltrattanti e la criminogenesi del

maltrattamento (teorie culturali, identificazione con l’aggressore,

ciclo dell’abuso, patologie dell’attaccamento), e la criminodinamica

(tecniche di neutralizzazione e moral disengagement).

E’ infine descritto li metodo S.A.Vi.D. (Stop alla Violenza Domestica)

dell’Università di Milano che, in convenzione con il Dipartimento

dell’Amministrazione Penitenziaria regionale, si occupa del trattamento

dei partner abusanti ammessi alle misure alternative alla detenzione.

Abstract (M. Vagni)

L’intervento previsto all’interno del presente evento formativo si

colloca nell’ambito dello studio delle relazioni familiari nelle

situazioni di rilevanza giudiziaria, finalizzato all’analisi delle

dinamiche, delle modalità di intervento giudiziario, delle possibilità

di trattamento psico-sociale. In particolare, il progetto riguarderà i

casi di abuso e maltrattamento intrafamiliare.

Le denunce o segnalazioni di violenza nei confronti dei minori sono in

continuo aumento e, sempre più spesso, coinvolgono figure familiari nel

ruolo di abusanti. Le forme di violenza intrafamiliari che investono i

minori possono essere di tipo sessuale, fisico (maltrattamento), e

psicologico (si pensi ad esempio alla P.A.S. – sindrome di alienazione

parentale). Tutte hanno ripercussioni e conseguenze significative sul

piano emotivo, psicologico e relazionale del minore, dal momento che

cambiano la percezione delle proprie figure parentali e la qualità delle

relazioni intrafamiliari (non solo con il presunto abusante, ma anche

con gli altri componenti del nucleo familiare).

La denuncia o segnalazione di un presunto abuso intrafamiliare porta,

soprattutto per necessità di tutela, ad una serie di provvedimenti che

in maniera inevitabile modificano significativamente l’assesto e il

sistema affettivo-relazionale del minore.

Sia che l’ipotesi di abuso sia stata confermata o sia quando sia stata

falsificata, i tempi giudiziari sono lunghi e spesso portano ad

un’effettiva interruzione dei legami familiari. Qualora il genitore sia

stato condannato, il mantenimento del diritto di visita del minore può

risultare limitato, se non interrotto. Al termine del periodo di

detenzione, minore e genitore vengono a trovarsi in una situazione di

profondo disagio, dove gli anni di interruzione hanno aumentato ed

irrigidito le difficoltà di vicinanza affettiva e relazionale.

Mentre la letteratura e la ricerca nel settore hanno sviluppato tecniche

e modalità di aiuto psicologico e terapeutico al minore vittima di

abuso; ben poco è stato realizzato ed approfondito a livello del tema di

recupero della relazione minore-abusante familiare. Sembra pertanto

mancare una precisa e consolidata metodologia di intervento al fine di

garantire il recupero di una relazione funzionale tra il minore e

l’abusante; il minore e il resto del contesto familiare; e minore –

abusante – famiglia.

L’analisi delle dinamiche familiari diventa centrale e deve essere

finalizzata non tanto sui singoli ruoli (vittima-abusante) ma sulle loro

modalità di interazione sociale e familiare in un’ottica familiare

sistemica.

L’intervento che si ritiene necessario non sembra essere solamente di

tipo terapeutico sul singolo, ma un trattamento a carattere psicosociale

finalizzato al recupero di una relazione adeguata tra il minore e le

figure di accudimento, che permetta di rilevare i punti di forza, e di

debolezza e di intervenire proprio su questi ultimi.

Il luogo specializzato per intervenire sulla relazione interrotta e

caratterizzata da un pregresso abuso è quello degli incontri protetti.

Si tratta di un luogo dove è necessario attivare una metodologia

specialistica volta ad accogliere le paure e i vissuti del minore;

fornire indicazioni psico-relazionali al genitore che sta cercando di

recuperare il legame col figlio; contenimento e sostegno al genitore

affidatario-collocatario.

Gli interventi che non prendono in considerazione l’intera triade

(minore; genitore abusante; genitore affidatario) sono destinati a

fallire o a portare a parziali risultati

 

Roma, 15.02-10.05.2014 "I DISAGI DELLA CONTEMPORANEITA'"; Sede: via Panama, 48; Info: ecm@e-comitaly.it ; Fees= euro 100; Crediti assegnati n.15.

I disagi della contemporaneità. Nuove patologie e variazioni nella cura

Febbraio – Maggio 2014

Crediti Assegnati 15

Potremmo definire i “disagi della contemporaneità” quelle “nuove patologie” o forme attuali della

sofferenza psichica che mostrano pazienti molto diversi da quelli cui i terapeuti erano abituati sino a

qualche tempo fa. Le nevrosi si sono forse “dislocate” altrove, in nuove forme che spesso non rispettano

le tradizionali sintomatologie, le psicosi sono ormai profondamente trasformate nel loro sviluppo e nella

loro evoluzione dai trattamenti terapeutici e dall’uso degli psicofarmaci, che ne hanno radicalmente

cambiato almeno gli esiti. Gli stati-limite continuano a porre notevoli problemi, sia diagnostici e di

inquadramento che di trattamento, tanto da doverli considerare come situazioni che pongono soprattutto

la questione del “limite” del trattamento analitico. Molte delle classiche perversioni sembrano sempre

più accettate dal punto di vista sociale, tanto da far dubitare ad alcuni che possano ancora definirsi

patologie, e di poter così parlare di “perversioni ordinarie”. In fondo, la prevalenza nei servizi di cura e

negli studi professionali di forme di sofferenza prima meno diffuse, come le anoressie e le bulimie, le

tossicomanie, gli “attacchi di panico”, le psicosi non deliranti, le “neomalinconie”, pongono il problema

di dover affrontare pazienti con un disagio spesso indefinibile, un “mal di vivere”, piuttosto che con

sintomi specifici. E pongono anche serie difficoltà a certezze teoriche consolidate, come la tradizionale

tripartizione nevrosi-psicosi-perversioni, indicando forse la prevalenza dell’idea di un continuum delle

diverse patologie psichiche ed uno “slittamento” verso una concezione più unitaria e meno “strutturale”

della psicopatologia. Ma si tratta di “nuove patologie” o di letture diverse di fenomeni in fondo sempre

presenti ma che l’attuale trasformazione del campo sociale tende a far considerare secondo criteri

differenti dal passato?

Questi cambiamenti stanno comunque comportando profonde trasformazioni nella tecnica e nel

trattamento. Da tempo i pazienti presentano una domanda generica di sofferenza, spesso non correlata

ad una sintomatologia specifica, ma con un senso di incertezza soggettiva, o di difficile collocazione nel

mondo esterno, di “diffusione identitaria”. Si tratterà allora di cercare di capire se queste trasformazioni

riguardano solo la “cornice” del trattamento senza cambiare la sostanza del lavoro analitico o viceversa

se si è in presenza di uno slittamento progressivo del metodo di lavoro, oltretutto sempre più pressato da

altre forme di cura che fanno dell’immediatezza dei risultati e dell’efficacia il loro slogan ed il loro

successo.

La serie di incontri proposti intendono porre queste questioni al centro di una riflessione che consenta la

comprensione e la costruzione di modelli di funzionamento di queste “nuove patologie” ed indichi le

prospettive di trattamento clinico.

______________________________________________________________Divisione ECM __________________

Via Marvasi 8/c, 89128 Reggio Calabria

Tel / Fax: 0965/29547, Skype: e.com.srl

Sito: www.e-comitaly.com

e-mail:ecm@e-comitaly.it

I disagi della contemporaneità. Nuove patologie e variazioni nella cura

Febbraio – Maggio 2014

1. Sabato 15 febbraio

9,10-9,30 Test di ingresso

9,30-11,00 Lezione Magistrale A.Gibeault Violenza e distruttività negli stati limite

11,00-11,30 Break

11,30-13,00 Tavola Rotonda con dibattito tra esperti Discute R. Guarnieri

13,00-14,00 Confronto dibattito tra pubblico ed esperto

2. Mercoledì 5 marzo

20,30-20,50 Test di ingresso

20,50-21,50 Lezione Magistrale F. Piperno Parole semza corpo

21,50-22,50 Tavola Rotonda con dibattito tra esperti Discute M. Fraire

22,50-23,50 Confronto dibattito tra pubblico ed esperto

3. Mercoledì 16 aprile

20,30-20,50 Test di ingresso

20,50-21,50 Lezione Magistrale L. Montani: Corpo accessorio e corpo feticcio

21,50-22,50 Tavola Rotonda con dibattito tra esperti Discute A. Antonetti

22,50-23,50 Confronto dibattito tra pubblico ed esperto

4. Sabato 10 maggio

9,10-9,30 Test di ingresso

9,30-11,00 Lezione Magistrale J. André Stati-limite della sessualità

11,00-11,30 Break

11,30-13,00 Tavola Rotonda con dibattito tra esperti Discute A. Baldassarro

13,00-14,00 Confronto dibattito tra pubblico ed esperto

14,00-14,20 Questionario di verifica finale

 

 

Milano, 17.02-26.05.2014 "ESISTENZE AL LIMITE. IL VALZER DEGLI ADDII. ESPERIENZE DI LUTTO E SEPARAZIONE"; Sede: via Favretto, 13; Info: orazio.amboni@cgil.lombardia.it ; Fees= euro 130; Crediti assegnati n.11,3.

BERGAMO

PROTEO BERGAMO

associazione culturale no profit - PROmozione Tecnologie Esperienze Organizzazione

Provider ECM nazionale accreditamento n. 1519.

24122 - Bergamo - Via Garibaldi 3. tel. 035.3594246, fax 035.3594459 - E-Mail proteo.bg@tin.it -

Iscritta al Registro Provinciale delle Associazioni senza scopo di lucro di cui alla L.R. 28/96 (atto 1916

del 13/11/2000, BG-24, sez. B culturale). CF 95037960168 - P.I. 02220800169.

c.c. Banca Intesa San Paolo Agenzia 4 Via S. Bernardino 72/D,Bergamo, IBAN IT 27Q0306911104100000002349

c.c postale 14077275. IBAN IT47 D076 0111 1000 0001 40777 275

EVENTO ECM 2014

Sede Solidare via Favretto 13 Milano

TITOLO Esistenze al limite / Il valzer degli addii: esperienze di lutto e di separazione

PROGETTO

L’essere umano è soggetto alla costante ‘morte e rinascita’ dei propri pensieri e delle proprie

emozioni: vive radicali trasformazioni nel corpo e di conseguenza della propria capacità di essere

nel mondo. Perché questo processo avvenga armoniosamente è necessario sapersi separare da ciò

che è stato per poter accedere alla possibilità di dare un nuovo senso alla propria esistenza.

Inoltre, la pienezza del vivere richiede che sappiamo accompagnare a dimora i nostri fantasmi, le

parti di noi che rivendicano il diritto di continuare a vivere fuori del loro tempo per portare a

termine qualcosa che, in una determinata esperienza, non si è riusciti ad ultimare (coazione a

ripetere).

Ma oltre a ciò che la capacità di separarsi rappresenta per il buon funzionamento della nostra

mente, talvolta la perdita ci colpisce nel reale, nella nostra capacità di avere presa sul mondo,

come nel caso di una malattia grave che riduce drasticamente le nostre capacità. O ancor più la

perdita di una persona cara, dolorosa quanto più significativa nella nostra vita, e sulla quale

abbiamo poggiato le nostre sicurezze esistenziali e sopravvivenziali. Questo seminario vuole

avvicinarsi al valzer degli addii poiché è solo salutando compiutamente che è possibile trasformare

questa melodia.

OBIETTIVO NAZIONALE Percorsi clinico‐assistenziali/diagnostici/riabilitativi, profili di assistenza ‐

profili di cura

METODOLOGIA : Relazione a tema e dibattito con i partecipanti

VALUTAZIONE

1. Questionario di apprendimento a uscita multipla

2. Customer satisfaction

PROGRAMMA

Il seminario è composto da 4 incontri della durata di 2,30 ore ciascuno e si svolgerà il lunedì sera

dalle ore 21,00 alle 23,30.

1. Lunedì 17 febbraio 2014: “Esperienza della perdita e perdita dell’esperienza in un’epoca

smemorata”

Docente Mario Mapelli (supplente Silvana Campanelli) ‐ Docente a contratto del laboratorio di

teorie e metodi della Ricerca educativa alla Facoltà di Scienze della Formazione, presso l’Università

Milano Bicocca

Abstract. Educare alla perdita è un paradosso. Il dolore del lutto coglie sempre impreparati. E’ una

marea che sommerge tutti gli argini che ci eravamo faticosamente costruiti. In questa

trasformazione subita e non voluta, in cui l’ombra del passato sembra allungarsi sul presente e sul

futuro, appare empio ogni anelito progettuale. Provocatorio ogni invito a sostare nell’esperienza, a

cercare tenacemente un senso in ciò che si sta vivendo. Eppure, in un’epoca smemorata, in cui

rimozione e negazione del dolore sembrano prevalere e l’individuo è sempre più solo davanti alle

cesure della vita, forte è il bisogno di mediazione tra il singolo e i suoi vissuti. Di fronte al

diffondersi di un falso ideale di autosufficienza e alla tendenza a rimuovere ogni richiamo al limite

e alla nostra intrinseca fragilità, si fa sempre più necessario cercare di allestire spazi di

elaborazione e condivisione. Memoria e racconto di sé possono divenire gli strumenti elettivi, non

solo per lenire le ferite della vita, ma anche per fondare una nuova dimensione etica di

convivenza. A partire da stimoli cinematografici e letterari, ed utilizzando la mediazione della

scrittura, l’intervento ha l’obiettivo di attivare un riflessione condivisa circa le paure e le fatiche di

dire addio.

2. Mercoledì 12 marzo 2014: “ Oscillazioni multidisposizionali nell’elaborazione del lutto”

Docente Alberto Lampignano (supplente Fabio Ferraro) – Psicologo Psicoterapeuta Libero

Professionista

Abstract. L'"elaborazione del lutto" consiste nel lavoro di rielaborazione emotiva dei significati, dei

vissuti e dei processi sociali legati alla perdita dell'"oggetto relazionale", ovvero della persona

(parente o amico) con la quale si era sviluppato un legame affettivo significativo, interrotto dal

decesso della stessa.

Il processo di elaborazione del lutto, in base all'intensità del legame affettivo interrotto, dalle sue

modalità, e da diversi fattori protettivi o di rischio, può essere di durata e complessità variabile.

Solitamente, nella sua fase acuta, viene completato entro 6‐12 o anche 24 mesi in caso di perdite

di figure relazionali primarie (genitori, figli, partner), anche se non sono infrequenti possibili

sequele per periodi successivi; si deve comunque tenere conto che il processo di elaborazione è

fortemente soggettivo, e può durare per tempi assai variabili in base a fattori personali e

situazionali.

3. Lunedì 14 aprile 2014: “Quando la morte incontra un bambino o un adolescente: un confronto”

Docente Franca Fossati Bellani (supplente Gabriella Panzera) – Medico Oncologo Presidente della

sezione Milanese della LILT

Abstract. L’oncologia pediatrica è una disciplina del tutto speciale che ha creato un ponte tra

l’oncologia e la pediatria. L’esperienza dell’Istituto dei Tumori di Milano rappresenta un esempio

importante dal punto di vista scientifico in quanto ha sviluppato un contesto che non fosse solo

ospedale ma anche scuola, gioco e divertimento e affetti speciali. Quando la malattia grave

colpisce precocemente un bambino o un ragazzo assume caratteristiche insostenibili. Creare delle

relazioni umane vere deve essere uno degli obiettivi del medico. Si crea attorno al paziente un

affetto multiplo e condiviso, bisogna essere in tanti per sopportare un lutto che probabilmente

arriverà: infermieri, assistenti sociali, psicologi. Il tumore maligno dell’età pediatrica è una

patologia rara, con un’incidenza complessiva che nei diversi paesi del mondo varia da 80 a 220

nuovi casi per milione di soggetti d’età inferiore a 15 anni.

4. Lunedì 26 maggio 2014: “La separazione al confine tra perdita e individuazione”

Docente Janigro Nicole (supplente Serena Ceppellini) – Psicologo Psicoterapeuta Libero

Professionista

Abstract. Nel lutto interiorizzato, quasi non ci sono segni. E’ il compimento dell’interiorità

assoluta. Eppure, tutte le società sagge hanno prescritto e codificato l’esteriorizzazione del lutto.

Malessere della nostra, per via del fatto che essa nega il lutto. Così scrive Roland Barthes in Dove

lei non è, il diario che accompagna il lutto per la madre. La trasformazione del ricordo in chi resta

affianca il lavoro del lutto nel momento in cui, davanti alla morte, “ridiventiamo i nostri arcaici” e

arranchiamo alla ricerca di una tradizione nella quale inscriverci. E dobbiamo ogni volta di nuovo

inventare una possibilità di significato che trascenda, dentro e fuori la stanza d’analisi, la

dimensione individuale. L’angoscia di morte incalza la fatica di vivere, ma un processo di

individuazione non può avvenire senza avere attraversato la perdita.

 

Bergamo, 5.04-15.11.2014 "IL CORPO IN ANALISI: LE SUE POSSIBILITA' ESPRESSIVE"; Sede: via Gavazzeni, 13; Info: orazio.amboni@cgil.lombardia.it Fees= euro 500; Crediti assegnati n.37,5.

 

In collaborazione con:

NUOVO COPERNICO

Centro per la ricerca psicoanalitica individuale e di gruppo Bergamo

Evento ECM RES: IL CORPO IN ANALISI: LE SUE POSSIBILITÀ ESPRESSIVE

Seminari per il 2014

Durata: 30 ore

Numero massimo di partecipanti: 20

Per le professioni di: Medico Chirurgo (Psichiatria, Psicoterapia, Neuropsichiatria infantile) e Psicologo.

Sede: Bergamo, Via Gavazzeni 13. Casa del Giovane Sala Bolivia.

Descrizione sintetica dello scopo del corso

Cosa si nasconde all’interno dell’enigma del corpo? Il corpo umano nella sua concretezza, con la sua bellezza e caducità, con tutte le sue modalità di espressione, è da sempre al centro delle riflessioni di artisti, letterati e filosofi.

La psicoanalisi ha qualcosa da dire su questo? Molto, probabilmente.

Freud per primo ha detto che l’io è "prima di tutto un io corporeo".

La psicoanalisi attuale, in un’epoca in cui il corpo assume troppo spesso l’onere di dover rappresentare la perfezione estetica ideale, scopre sempre di più un corpo ferito, invaso, a volte trasparente. Essa ha dunque sempre più il compito di interpretare e chiarire il linguaggio del corpo: del corpo femminile, del corpo maschile, del corpo malato e del corpo che prova piacere, di tradurre il dire del corpo in pensiero e, attraverso di esso, contribuire a definire l’identità umana e personale in modo più vero e completo.

Calendario

Per tutti gli incontri:

Ore 9:00 - 13:00: Relazione

Ore 14:00 - 16:00: lavoro di approfondimento in piccoli gruppi

Sabato 5 Aprile 2014 - docente: Enza Laurora

"Quando il corpo scompare: uso di canali virtuali nel processo di psicoterapia psicoanalitica."

Viene trattato il tema del lavoro dello psicoanalista quando, casi rari, la comunicazione deve avvenire a distanza.

Sabato 7 Giugno 2014 – docente: Ronny Jaffé

"Trasmissione di stati sensoriali e corporei nella relazione analitica."

L'autore ritiene che i concetti di controtransfert, assetto mentale dell'analista, funzione analitica della mente, relazione contenitore-contenuto siano strumenti essenziali nella comprensione degli aspetti corporei e sensoriali del paziente.

Sabato 14 Giugno 2014 – docente: Giuseppe Civitarese

"Campo incarnato, reverie corporea e pazienti con blocchi della simbolizzazione."

Per sbloccare situazioni in cui vi sia una seria difficoltà a pensare perché mancano le basi per un funzionamento evoluto della mente, la via per la simbolizzazione può passare per la capacità dell'analista di mantenere una vita immaginativa, ma prima ancora di fare attenzione al suo sognare nel corpo.

Sabato 25 Ottobre 2014 – docente: Claudia Zanardi

"Il corpo: luogo di memoria e di parola"

Si tratterà in particolare il tema del corpo che conserva la memoria del passato che viene riattualizzato nel setting analitico.

Sabato 15 Novembre 2014 – docente: Rita Corsa

"Quando il corpo dell’analista si ammala: segreti, bugie, confessioni."

Viene trattato il doloroso argomento dell’ammalarsi da parte di colui che sta curando l’altro. Difficoltà di comunicazione nel setting in tale circostanza.

Curruculum Vitae di relatori

Enza Laurora

Psicoanalista, presidente della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica (S.I.P.P.).

Ronny Jaffé

Psicologo, Psicoanalista con funzione di training della SPI, già vice-presidente della Federazione Psicoanalitica Europea (FEP).

Giuseppe Civitarese

Psicoterapeuta e Formatore. Psicoanalista, membro ordinario con funzione di training SPI e IPA, direttore della Rivista di Psicoanalisi.

Claudia Zanardi

Psicoterapeuta, docente di Psicologia Clinica alla New York University e presso l’Università di Milano.

Rita Corsa

Psichiatra, Psicoanalista membro ordinario della SPI e IPA.

 

 
EVENTI FORMATIVI provenienti da fonti diverse da ECM-Sanità  

 

 
 
 
 
 

 

 

   

   

 

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